Ian McEwan l’autore del racconto alla base di questo film aveva detto “Mi sono imbattuto nella storia di un adolescente testimone di Geova che rifiutava una trasfusione di sangue necessaria per salvargli la vita. L’ho vista come una sfida, uno squarcio fra lo spirito secolare laico della legge e una fede religiosa sincera“.
E il regista britannico Richard Eyre (“Iris – Un amore vero”, “Diario di uno scandalo”) ha preso questa trama e l’ha trasformata in “Il Verdetto (The children act)” un film emozionante ed empatico che esce al cinema questa settimana.
Mentre il suo matrimonio con Jack (Stanley Tucci) vacilla, l’eminente giudice dell’Alta Corte britannica Fiona Maye (Emma Thompson) è chiamata a prendere una decisione cruciale nell’esercizio del suo ruolo: deve obbligare Adam (Fionn Whitehead), un giovane adolescente, a sottoporsi a una trasfusione di sangue che potrebbe salvargli la vita?
In deroga all’ortodossia professionale, Fiona sceglie di andare a far visita ad Adam in ospedale e quell’incontro avrà un profondo impatto su entrambi, suscitando nuove e potenti emozioni nel ragazzo e sentimenti rimasti a lungo sepolti nella donna.
Nel cast Stanley Tucci, Emma Thompson, Fionn Whitehead, Ben Chaplin.
Fabio Bresciani era presente all’anteprima stampa milanese e ci ha mandato la sua recensione:
“Cosa spinge un giudice dell’Alta Corte Britannica (Fiona Maye, interpretata da Emma Thompson) a voler incontrare Adam, un ragazzo di diciassette anni testimone di Geova, poiché rifiuta una trasfusione sanguigna necessaria per salvargli la vita?
Fiona Maye si occupa spesso di casi estremi di diritto di famiglia e in questa volta si ritrova a dover scegliere tra il volere dell’ospedale e il volere del paziente. Se Adam fosse maggiorenne potrebbe autonomamente decidere di rifiutare il trattamento. Ma in questo caso tocca al giudice scegliere, al fine di tutelare l’interesse del minore. Si confronteranno così lo spirito secolare laico della legge e una fede religiosa sincera. Sarebbe per lei un caso tra i tanti se non fosse che il suo matrimonio è al capolinea, a causa della sua totale dedizione al lavoro, avendo dimenticato persino cosa significa essere amata.
Per i testimoni di Geova mescolare il proprio sangue con quello di un animale o di un altro essere umano produce inquinamento, contaminazione, per questo sono contrari alle trasfusioni. Questa contaminazione agirà a livello metaforico, sia per Fiona che per Adam, proprio grazie a questo incontro. Le certezze del giudice infatti sembrano vacillare, una volta conosciuto questo ragazzo affamato di vita, affascinato dalla musica e dalla poesia. Lei avrà modo di ritrovare sentimenti e vitalità perdute, grazie a questo adolescente che potrebbe essere il figlio mai avuto. Lui invece, vedrà in lei un punto di vista nuovo, l’inizio una vita diversa nel caso non morisse, visto che per lei prova un’infatuazione.
Il film ci fa chiedere quanto pesi la giustizia nelle nostre vite. Ci fa confrontare con le nostre convinzioni, morali e religiose, lasciandoci spesso nel dubbio. La scelta di Fiona sarà stata quella giusta? Ci sarà una risposta e sarà sorprendente perché molto difficile prevedere le ambivalenze dell’animo umano. Si possono prendere decisioni giuste (cioè conformi al diritto) per le ragioni sbagliate…
Emma Thompson, sottile e raffinata, si conferma attrice di grande caratura, capace di recitare per sottrazione un personaggio che nega le sue emozioni ma non può fare a meno che esse riaffiorino col rischio venire travolta. Dove invece il film non convince a pieno, è nei dialoghi tra Fiona e Adam: troppo limitati e incapaci di farci cogliere la ricchezza di un incontro di due persone.
Spesso Adam fa solo dei monologhi, a cui lei evita di rispondere e ciò limita purtroppo l’empatia nello spettatore.
Un peccato perché la bravura degli attori, la regia misurata e l’ottima sceneggiatura presa da un libro di Ian McEwan (La ballata di Adam Henry) erano un’ottima base per farne un ottimo film.”
Terminiamo con il bel trailer ufficiale di questo film !!