Tratto dal romanzo di culto di Emily M. Danforth (in uscita in Italia per Rizzoli il 23 ottobre), “La diseducazione di Cameron Post” (in originale “The Miseducation of Cameron Post”) ha vinto l’ultimo Sundance Film Festival, consacrando la protagonista Chloë Grace Moretz (Suspiria, Sils Maria, Hugo Cabret) come una delle migliori giovani attrici del cinema americano di oggi.
Il film e’ diretto da Desiree Akhavan, regista newyorkese di origini iraniane già considerata una delle voci più originali e intense della scena indipendente internazionale grazie al suo “Appropriate Behavior” (mai uscito in Italia).
La vicenda è ambientata in una cittadina del Montana, nel 1993. Quando viene sorpresa a baciarsi con una ragazza durante il ballo della scuola, la giovane Cameron Post viene spedita in un centro religioso, God’s Promise, in cui una terapia di conversione dovrebbe “guarirla” dall’omosessualità. Insofferente alla disciplina e ai dubbi metodi del centro, Cameron stringe amicizia con altri ragazzi, finendo per creare una piccola e variopinta comunità capace di riaffermare con orgoglio la propria identità.
Nel cast Chloë Grace Moretz, Jennifer Ehle e Sasha Lane.
Le parole della regista Desiree Akhavan sono molto interessanti e quindi sentiamole subito:
“Mi ha da subito colpito e commosso il modo in cui il libro parlava del passaggio all’età
adulta senza essere predicatorio o affettato e fin dall’inizio pensavo che se fossi riuscita a farne un film mi sarei concentrata sulla seconda parte del romanzo, ambientata al centro di conversione.
C’era qualcosa di davvero speciale nel libro, era ricco di ironia e aveva un gruppo di giovani personaggi ben delineati. Ognuno di loro finisce al centro di conversione per motivi diversi e ognuno reagisce alla situazione in modo diverso.
Mi è piaciuto raccontare una storia ambientata in un centro di riabilitazione, il cui obiettivo è sempre farti stare meglio: ma cosa vuol dire esattamente stare meglio? È in realtà qualcosa che cambia da persona a persona.
E nel caso del centro God’s Promise, come è possibile per Cameron stare meglio se non può to pray away the gay, come recita il classico slogan di questi campi religiosi?
Questo è stato il nostro punto di partenza.
God’s Promise è gestito dalla Dott.ssa Lydia Marsh, che lo ha creato dopo aver “guarito” suo fratello, il Reverendo Rick.
Lydia è una persona di grande intelligenza. E’ sinceramente convinta di aiutare e proteggere i ragazzi del centro ed è molto generosa.. Il problema è il suo modo di concepire la sessualità e il fatto che il risultato delle sue azioni sia spingere questi adolescenti a odiare se stessi. Le buone intenzioni a volte possono portare ad azioni terribili.
Una domanda chiave del film è: può questo centro di conversione spezzare la volontà di una ragazza intelligente e consapevole come Cameron? Come ogni adolescente, anche Cameron può dubitare di se stessa.
D’altra parte, fa parte del processo di crescita il momento in cui un’adolescente capisce che gli adulti non hanno tutte le riposte e bisogna decidere da sé cosa è giusto e cosa è sbagliato”.
Che ne dite di vedere il trailer italiano !!