L’ultimo dio del rock and roll

La produzione di “Bohemian Rhapsody” e’ stata molto tormentata prima con l’abbandono prematuro di Sacha Baron Cohen come protagonista per divergenze artistiche, seguito dal licenziamento del regista Bryan Singer durante le riprese (ha terminato Dexter Fletcher regista di “Eddie the Eagle – Il coraggio della follia”).
 
Per fortuna e’ rimasto Rami Malek, famoso per suo ruolo in “Mr.Robot”, che da tutte le immagini e video sorprende per capacità recitative e per la somiglianza con il leader dei Queen.

 

Da qualche parte nelle suburb londinesi, Freddie Mercury è ancora Farrokh Bulsara e vive con i genitori in attesa che il suo destino diventi eccezionale. Perché Farrokh lo sa che è fatto per la gloria.
Contrastato dal padre, che lo vorrebbe allineato alla tradizione e alle origini parsi, vive soprattutto per la musica che scrive nelle pause lavorative.
Dopo aver convinto Brian May (chitarrista) e Roger Taylor (batterista) a ingaggiarlo con la sua verve e la sua capacità vocale, l’avventura comincia. Insieme a John Deacon (bassista) diventano i Queen e infilano la gloria malgrado (e per) le intemperanze e le erranze del loro leader: l’ultimo dio del rock and roll.

 

Nel cast appunto Rami Malek, Lucy Boynton, Gwilym Lee, Ben Hardy, Joseph Mazzello, Aidan Gille, Allen Leech e Mike Myers.


 

Sentiamo una recente intervista del protagonista Rami Malek:
 
“Io non sapevo della sua storia d’amore con Mary Austin o che il suo nome vero fosse Farrokh Bulsara. L’ho scoperto facendo il film
Ci sono situazioni in cui devi accettare un ruolo perché hai le bollette da pagare, ma poi entra in gioco sempre la sensibilità personale. Io ho sempre voluto fare qualcosa di cui essere orgoglioso, guardandomi indietro. Mi è sempre piaciuto essere sfidato come artista e cerco di collaborare con persone che, ancora più di me, amano le sfide.
Con Mr. Robot credo di aver ottenuto questo risultato. A maggior ragione con Freddie, una persona che ha avuto una fortissima influenza su moltissime persone e che, oltre a essere un musicista rivoluzionario, è stato un uomo alla ricerca di un senso di appartenenza ed è riuscito a trasmetterlo al pubblico
Ho cercato un punto in comune con cui identificarmi con lui, pensando a questo giovane nato a Zanzibar, andato a scuola in India, poi tornato a Zanzibar da dove poi è fuggito insieme alla famiglia a causa di una rivoluzione e quindi approdato in Inghilterra.
L’ho considerato come una persona alla ricerca di un’identità, come me che sono americano di prima generazione con una famiglia che viene dall’Egitto. L’idea di cercare di capire un essere umano alla ricerca della sua identità, anche come identità sessuale. Insomma ho cercato di comprendere tutti quegli elementi che lo riportano sulla terra
Mi sono immerso in quello che lui era, facendo un anno e mezzo di lezioni di piano, di canto, e con un coach che mi ha permesso di fare miei i suoi movimenti ed esprimermi con il suo accento. In ogni scena cercavo di pensare come lui, agire come lui, e non è stato semplice.”

 

Gran finale con l’esplosivo trailer ufficiale !!

 


 

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