Sebbene ne avesse gia’ vinto in precedenza ben tre, e’ stata la grande interpretazione della pseudo-nobile Beatrice Morandini Valdirana in “La pazza gioia” a regalarle il quarto David di per la migliore attrice protagonista e a dare probabilmente la consacrazione definitiva alla carriera di Valeria Bruni Tedeschi.
Anche come regista l’attrice italo-francese aveva gia’ realizzato tre film (l’ultimo “Un castello in Italia” nel 2013) e adesso, direttamente dalla 75a Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, arriva “I villeggianti (Les Estivants)“.
Una villa sulla riviera francese. Un luogo che sembra fuori dal tempo e anche isolato dal resto del mondo. Anna la raggiunge con la figlia per alcuni giorni di vacanza. In mezzo ai familiari, agli amici e al personale di servizio, la donna deve riuscire a gestire la recente fine del suo matrimonio e la preparazione del suo prossimo film. Dietro alle risate, alle discussioni e ai segreti emergono paure, desideri e rapporti di potere.
Nel cast anche Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Pierre Arditi, Noémie Lvovsky e Marisa Borini (che come sapete e’ la mamma di Valeria Bruni Tedeschi).
Lasciamo spazio alla recensione di Rossella Casapollo che ha visto in anteprima questa pellicola:
“Il termine ‘villeggiatura’ fa venire in mente le vacanze della buona borghesia del secolo scorso e anche qui si tratta di borghesi, ma pure della servitù, che trascorrono alcuni giorni in uno spazio decisamente borghese, una villa in Costa Azzurra ed in un tempo che si è un po’ congelato: il tutto, personaggi compresi, chiuso ermeticamente in un proprio mondo, isolato ed indifferente.
Anna (Valerla Bruni Tedeschi), la protagonista lascia Parigi ed il marito, che le ha appena detto di stare con un’altra donna, per raggiungere come ogni anno il gruppo di parenti/amici nella villa, portandosi sulle spalle tutta la sua schizofrenica disperazione dell’abbandono.
Anna sta scrivendo la sceneggiatura di un film di forte carattere autobiografico, che quindi coinvolge anche tutta la famiglia che è con lei nella villa, ma tutto ciò sembra non toccare realmente nessuno perché ogni personaggio vive a sé stante, interagisce solo in maniera superficiale, nessuno sembra sentire o partecipare, tutti incuranti dello scorrere del tempo e della vita.
Dal punto di vista dello spettatore i personaggi restano ‘personaggi’, piuttosto stereotipati e del tutto asettici e costruiti, senza emozioni ed è probabilmente questo il desiderio della regista: voler denunciare la completa chiusura di ciascuno nei propri problemi, nelle proprie piccolezze e nei propri fallimenti.
In tutto il film si ritrova molto del personaggio che spesso abbiamo visto interpretare alla Bruni Tedeschi, un po’ fra le nuvole, frastornato, squinternato tra l’onirico ed il faceto, ma sempre un po’ inconcludente: cose che sono piacevoli e divertenti in un personaggio ben diretto, ma che trovo inutili e a volte fastidiose in questo film.”
E finiamo con il trailer ufficiale !!