Un buon biopic sulla parità dei diritti

Il titolo originale “On the Basis of Sex” andava diretto al punto, mentre il titolo italiano “Una giusta causa” e’ piu’ evocativo e probabilmente acchiappa-pubblico, ma in ogni caso il nuovo film di Mimi Leder (“The Peacemaker”, “Deep Impact”) e’ un bell’opera da non perdere.
 
Anche soprattutto ad una affiattata coppia come Felicity Jones (“La teoria del tutto”) e Armie Hammer (“Chiamami col tuo nome”) e alla sceneggiatura di Daniel Stiepleman.

 

La candidata all’Oscar Felicity Jones è Ruth Bader Ginsburg, una delle nove donne che nel 1956 viene accettata al corso di legge dell’Università di Harvard e che, nonostante il suo talento, viene rifiutata da tutti gli studi legali solo perchè donna.
Sostenuta dall’amore del marito Martin Ginsburg (Armie Hammer) e dall’avvocato progressista Dorothy Kenyon (il premio Oscar Kathy Bates), accetta un controverso caso di discriminazione di genere.
Contro il parere di tutti, Ruth vince il il processo che determina un precedente nella storia legale statunitense. Un tributo a una delle figure più influenti del nostro tempo, seconda donna a essere nominata Giudice alla Corte Costituzionale; un tributo a tutte le donne, un invito a non farsi sopraffare da una cultura maschilista.

 

Nel cast anche Francis X. McCarthy, Gita Miller e Amanda MacDonald.


 

Sentiamo il commento di Fabio Bresciani che ha visto in anteprima il film per Amicinema:
 
Mai sottovalutare l’importanza delle dichiarazioni dei redditi. Basta pensare a cosa è successo ad Al Capone. Agli inizi degli anni ’70 Charles Moritz tentò di dedurre dalle tasse le spese sostenute per la madre invalida. Deduzione che la legge prevedeva solo per le donne. Ruth Bader Ginsburg, tra le prime donne a laurearsi ad Harward e alla Columbia, intuisce insieme al marito che questo caso possa essere il grimaldello per smontare tutte le leggi che negli Usa discriminavano il genere femminile.
Basti solo pensare che nella Costituzione americana la parola donna non figura nemmeno una volta. Ruth, uscita dall’Università verso la fine degli anni ’50, nonostante fosse eccezionalmente qualificata, non fu assunta da nessuno studio legale a New York, solo perché donna.
Ma, nonostante per questo motivo non avesse mai condotto una causa, è riuscita a vincere questa battaglia e molti altri casi riguardanti la parità di genere davanti alla Corte Suprema. Oltretutto nel 1993è diventata la seconda donna Giudice della Corte Suprema, ruolo che ricopre tutt’ora. Negli Usa è una vera icona liberal.
Data l’importanza del personaggio questo biopic rende giustizia a una figura capace di combattere i presupposti di una società fortemente maschilista.
La prolissità e la lunghezza di molte sequenze tendono a ridurre il pathos nello spettatore, ma la tensione regge invece nelle scene in tribunale.
D’altro canto, Felicity Jones, che nel film interpreta Ruth, risulta spesso troppo trattenuta nella recitazione per risultare davvero convincente. Un buon biopic che però non spicca rispetto ad altri film simili dedicati figure storiche importanti.”

 

E finale classico con l’emozionante trailer di questo film !!

 


 

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