Un’epopea spettacolare e intima

Di “La promessa dell’alba” ne abbiamo gia’ parlato nella nostra rubrica dedicata al cinema francese e anche quando e’ arrivato in Sala Bio a Milano.
 
Finalmente adesso esce ufficialmente in Italia e cosi’ potremo goderci questo film molto apprezzato in Francia, candidato a 4 premi Cesar e che e’ stato girato anche in Italia (a Bordighera).

 

Dalla Polonia degli anni ’20, al Messico degli anni ’50, passando per il deserto africano, da Nizza a Parigi, e nella Londra dei bombardamenti, il film racconta un’epopea spettacolare e intima che vede protagonisti inseparabili la volitiva e passionaria Nina (Charlotte Gainsbourg) e l’adorato figlio Romain (Pierre Niney). Insieme, madre e figlio, affronteranno mille peripezie per compiere il destino di Romain e garantirgli un ruolo di rilievo nella società francese e nel mondo.

 

Dirige Eric Barbier e nel cast ci sono i bravi Charlotte Gainsbourg, Pierre Niney, Jean-Pierre Darroussin, Finnegan Oldfield e Didier Bourdon.


 

Che ne dite di ascoltare le parole del regista Eric Barbier ?
 
“La promessa dell’alba e’ un romanzo che il produttore Eric Jehelmann desiderava adattare per il cinema da molto tempo. Me ne parlò la prima volta non appena seppe che i diritti sarebbero stati disponibili. Personalmente non conoscevo tutte le opere di Romain Gary, ma avevo letto alcuni dei suoi libri più importanti. Ai miei occhi Gary era soprattutto un personaggio romantico ed enigmatico, marito di Jean Seberg e creatore di quella formidabile mistificazione letteraria che è stata Émile Ajar.
Gary è doppio, triplo, plurimo. Ambasciatore, cineasta, scrittore, si nasconde spesso sotto psedonimi, a volte è polacco, a volte russo, francese, o un ebreo la cui madre si reca dal Papa se qualcosa non va per il verso giusto e che si descrive regolarmente come un orientale, le volte in cui non si definisce come tartaro.
 
La Promessa dell’alba, che ho letto per la prima volta al liceo, è un grande libro che offre un chiarimento formidabile sulla sua personalità inafferrabile. Il progetto mi ha incuriosito da subito e mi sono tuffato a capofitto nel progetto focalizzandomi su come realizzare al meglio l’adattamento di un libro simile.
Ho dovuto, quindi, riorganizzare le mie unità d’azione seguendo l’ordine cronologico della storia prima di comprimere la sceneggiatura e riuscire ad avviare un approccio più cinematografico.
La narrazione nel film risulta organizzata in un modo più classico rispetto al libro: questo espediente è stato necessario per dare maggiore risalto alla dimensione epica e iniziatica della storia narrata, volevo che lo spettatore potesse seguire tutto nel modo più semplice possibile.
Adattare un libro è un esercizio di lealtà piuttosto particolare, che si è rivelato ancora più particolare trattandosi di un libro di Gary.
 
Pierre Niney per me era l’unico attore che, per talento e per caratteristiche fisiche, poteva essere in grado di interpretare tutto il periodo narrato nel film. Inoltre, ama molto Romain Gary e lo ha letto più volte: per questo motivo si è sentito libero di dare suggerimenti e fare proposte durante le riprese. Pierre si è dimostrato un attore molto esigente e totalmente immerso nello spirito del film. Pierre è molto giovane, ma anche dotato di una maturità impressionante per la sua età.”

 

Se siete curiosi ecco il trailer ufficiale !!

 


 

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