Le nuove possibilità che la vita ci offre

“I film tratti dai romanzi di Nick Hornby” potrebbe essere un sottogenere del cinema pieno di tante opere come “Febbre a 90″, “Alta fedeltà”, “About a boy”.. e tanti altri.
 
L’ultimo arrivato e’ “Juliet, Naked – Tutta un’altra musica“, tratto appunto dall’omonimo romanzo di Nick Hornby, una commedia sulle nuove chance che la vita ci offre.
 
Dirige Jesse Peretz (“Quell’idiota di nostro fratello”, “The ex”), negli anni ’80 membro fondatore dei Lemonheads (che gli amanti della musica conosceranno di sicuro !!).

 

Annie (Rose Byrne) vive da lungo tempo una relazione abitudinaria con Duncan (Chris O’Dowd), fan ossessivo dell’ormai sconosciuto musicista rock Tucker Crowe (Ethan Hawke).
L’uscita del demo acustico di un album di successo di Tucker di venticinque anni prima porterà a un incontro con l’elusivo rocker che cambierà la vita di tutti i protagonisti.


 

Ecco la recensione della nostra inviata ufficiale Elisabetta LaMonica:
 
Tratto dall’omonimo romanzo di Nick Honrby, Juliet Naked è un’esilarante commedia che narra la storia di una coppia; Duncan (Chris O’Dowd) ed Annie (Rose Byrne) che insieme scoprono di non avere più tanto in comune. E da allora lasciano spazio a ciò che li fa sentire davvero bene… Ma così facendo …. Duncan studioso ed appassionato del cantante Tucker Corwe (Ethan Hawke), ha persino un blog su di lui, Annie gestisce insieme alla sorella un museo citradino.

L’uscita del demo acustico di un album di successo di Tucker di venticinque anni prima porterà ad un incontro con il rocker che cambierà la vita di tutti i protagonisti in modo indelebile.

Film con una colonna sonora di tutto rispetto.

Bella anche l’interpretazione di Ethan Howke nei panni di un insolito e nostalgico rockettaro.”

 

Sentiamo anche le parole del regista Jesse Peretz:
 
“Questo film presenta gli irresistibili tratti caratteristici di Hornby: una forte ossessione per la cultura pop; dei personaggi moderni, pieni di idiosincrasie e costruiti con empatia; una miscela ben calibrata di umorismo e affetto velato; una prospettiva saggia sulla natura della vita.
Il fatto che la storia fosse incentrata su un fandom musicale quasi folle mi ha fatto venire ancora più voglia di vederla trasposta sullo schermo. Io stesso sono un fanatico della musica, anche se sto guarendo (negli anni Ottanta sono stato anche il primo bassista della band punk Lemonheads).
Mi sono affezionato subito a questa storia molto insolita che uno spettatore ha brillantemente definito “un film di formazione per persone di mezza età”.
Per me questo concetto coglie esattamente l’emozione che ci porta a raccontare storie e fare film: la speranza che ogni singolo progetto ci permetta di rielaborare i preconcetti sulla nostra stessa vita e di continuare a crescere.”

 

E finiamo con il trailer di questo bel film !!

 


 

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