Presentato con successo all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, “L’ultima ora” è un thriller psicologico di grande impatto, che esplora il lato più oscuro dello spirito dei Fridays for Future in un crescendo di suspense e con un colpo di scena finale che lascia a bocca aperta.
La vicenda è ambientata in una scuola superiore, dove un professore si getta dalla finestra sotto gli occhi atterriti degli studenti. Il supplente chiamato a sostituirlo, Pierre, nota da subito qualcosa di strano nella sua classe: un gruppo di sei alunni, molto uniti e dotati di un’incredibile intelligenza precoce, ha un atteggiamento ostile verso chiunque e sembra stia preparando un piano misterioso.
Pierre inizia a essere ossessionato da questi sei adolescenti, fino a venire risucchiato nel loro gioco sinistro…
Opera seconda di Sébastien Marnier dopo “Irréprochable”, il film e’ tratto dal romanzo omonimo di Christophe Dufossé, pubblicato in Italia da Einaudi.
Nel cast eccellente, oltre ai veterani Laurent Lafitte (Elle) e Emmanuelle Bercot (Mon Roi – Il mio re), spicca la giovane Luàna Bajrami, applaudita a Cannes nel nuovo film di Céline Sciamma, “Portrait de la jeune fille en feu”.
Sentiamo le parole del regista francese:
“Ho letto il romanzo di Dufossé quindici anni fa ed ero rimasto sopraffatto dal fascino delle situazioni che sapeva raccontare: un insegnante che si suicida davanti alla sua classe, l’atmosfera di sospetto che circonda gli studenti, un piano indecifrabile che un gruppo di adolescenti sta mettendo in atto… Avrei voluto che fosse il mio primo film, ma sono felice di averlo girato solo molti anni più tardi, quando la situazione politica e ambientale in tutto il mondo, e in Francia in particolare, si è fatta ancora più preoccupante.
La realtà diventa sempre più difficile e lo stesso vale per la visione che i ragazzi protagonisti hanno del loro futuro. Credo che le nuove generazioni siano diventate più consapevoli del mondo in cui vivono e, come abbiamo capito mentre facevamo il casting del film a oltre 150 ragazzi, anche più pessimistiche.
A mio avviso “L’ultima ora” è un film genuinamente politico e il finale dovrebbe creare un’immagine forte della potenziale risposta al disastro della situazione attuale. Il fatto che l’insegnante, Pierre, diventi parte del gruppo in quel particolare momento trasmette delle emozioni contraddittorie, ma comunque positive.
Nel corso di tutto il film, infatti, avevamo visto due generazioni confrontarsi senza mai davvero comprendersi. E lo stesso succede in tutto il mondo, dove assistiamo al succedersi di così tanti segnali drammatici di emergenze ambientali davanti alle quali i leader politici e le lobby economiche sembrano restare completamente indifferenti.
Trovo sia insieme terribile e affascinante il fatto che occorra aspettare una vera catastrofe per ritrovare un senso di unità e di consapevolezza collettiva altrimenti impossibile.”
Ed ecco il trailer ufficiale !!