Siamo i ricordi che scegliamo di ricordare o quelli che scegliamo di rimuovere ?

Andy (o Andres) Muschietti e’ riuscito nell’impresa di realizzare un film che piacesse sia ai fan del libro di Stephen King che agli spettatori amanti del genere horror-thriller.
 
Era quindi scontato che al timone di questo secondo capitolo di “It” ci fosse ancora lui per condurre la trama al suo grande finale e coinvolgere emotivamente tutti gli spettatori !!

 

I ragazzini del Loser Club hanno sconfitto ma non eliminato il malefico Pennywise, entità che si manifesta ogni 27 anni nella cittadina di Derry con le fattezze di clown e rapisce e uccide bambini.
Sono dunque destinati a un nuovo confronto con lui 27 anni dopo e si passa così dal 1989 al 2016.
I protagonisti sono cresciuti, ma quasi tutti loro hanno lasciato la cittadina e hanno dimenticato l’orrore in cui si erano imbattuti e persino molti dettagli della loro amicizia.
Solo Mike è rimasto e solo lui ricorda e può prepararli a una nuova e definitiva battaglia.

 

Nel cast Jessica Chastain, Bill Skarsgård, James McAvoy, Bill Hader, Sophia Lillis.


 

Per questa recensione lasciamo spazio a Fabio Bresciani che ha visto il film in anteprima per Amicinema:
 
“Siamo i ricordi che scegliamo di ricordare o quelli che scegliamo di rimuovere?
 
Per Stephen King il Male è ontologico, periodicamente ritorna. Così in questo film tratto dal romanzo del 1986 si narra di come l’entità multiforme Pennywise con la sua iconica forma da clown ritorna a Derry, cittadina del Maine, ventisette anni dopo essere stato sconfitto dal club dei Perdenti per esigere la sua vendetta. I ragazzi avevano giurato, siglando un patto col sangue, che se il pagliaccio fosse ritornato lo avrebbero affrontato insieme.
Da una storia raccontata nel film precedente, dove gli adolescenti erano in grado di cogliere un aspetto più profondo e oscuro della realtà, si passa a un racconto corale dove questi, ormai trentenni, sono costretti a fare i conti col loro rapporto col passato.
 
Rispetto al primo film la storia si dilata fino a durare poco meno di tre ore, ma nonostante l’azione sia continua e frenetica, si avverte una pesantezza di fondo. Spesso infatti manca la tensione anche a causa del rigido schematismo della sceneggiatura che impone una lunga serie di scontri preliminari prima di arrivare al gran finale. I momenti di paura ci sono ma, essendo spesso originati da jumpscare o collocati in modo prevedibile, rischiano di non turbare a fondo lo spettatore. Poi da una produzione così ad alto budget non ci si aspetta certo che gli effetti visivi possano avere evidenti défaillance.

L’interpretazione del cast si è focalizzato sul cercare di dare l’idea che questi adulti siano rimasti imprigionati in un’infanzia spezzata, ma spesso il risultato è poco convincente senza sufficiente chimica tra di loro. Il più in parte risulta Bill Hader (nel film interpreta Richie) davvero intenso e capace di sdrammatizzare nei momenti giusti.
 
Purtroppo, il film perde, rispetto al primo, la capacità di far emerger la paura del quotidiano, che si annida in famiglia o scuola, che risultava spesso più terrificante di It. Qui ritroviamo questo elemento solo in apertura del film. Da questo sequel sicuramente ci si aspettava molto di più.”

 

Finiamo con i brividi del trailer ufficiale !!

 


 

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