Immersi nella notte di Ahmed

Tre anni di attesa dall’ottimo “La ragazza senza nome” sono stati molto lunghi per tutti gli amanti dei film di Jean-Pierre e Luc Dardenne e adesso possiamo (ci mettiamo pure noi nel gruppo) essere felici perche’ esce uno dei film che sono piu’ piaciuti all’ultimo festival di Cannes, “L’eta’ giovane” (in originale Le Jeune Ahmed).
 
E che ha anche vinto il premio per la miglior regia.

 

Ahmed ha 13 anni ed è entrato nella spirale dell’integralismo musulmano grazie all’indottrinamento di un imam che, tra le altre cose, gli ripete che la sua insegnante di lingua araba, anch’essa musulmana, è un’apostata. Ahmed che venera un cugino martire dell’Islam, decide allora di procedere autonomamente e di passare all’azione nei suoi confronti.

 

Nel cast Idir Ben Addi, Olivier Bonnaud, Myriem Akheddiou, Victoria Bluck e Claire Bodson.

 

Sentiamo le parole dei due fratelli registi:
 
Mentre ultimavamo la scrittura di questa sceneggiatura ci siamo resi conto che per certi aspetti avevamo raccontato la storia dei tentativi infruttuosi compiuti da una serie di personaggi di dissuadere il giovane fanatico Ahmed, il nostro protagonista, dal portare a termine il suo piano assassino.
Quali che siano i personaggi – Inès la sua professoressa, sua madre, suo fratello, sua sorella, il suo educatore, il giudice, la psicologa del centro di detenzione, il suo avvocato, i proprietari della fattoria dove viene collocato, la figlia di costoro, Louise – nessuno riesce a scalfire e ad entrare in comunicazione con il nocciolo duro e misterioso di questo ragazzo pronto ad uccidere la sua professoressa in nome dei suoi convincimenti religiosi.
 
Quando abbiamo iniziato a scrivere, non immaginavamo che avremmo progressivamente creato un personaggio così chiuso in se stesso e imperscrutabile, capace di sfuggirci fino a tal punto, di lasciarci privi della possibilità di costruire una struttura drammatica per recuperarlo, per farlo uscire dalla sua follia omicida.
Persino Youssouf, l’imam della moschea integralista, il seduttore che ha captato l’energia degli ideali adolescenziali per canalizzarla e metterla al servizio della purezza e dell’odio nei confronti dell’impurità, persino lui, il precettore, rimane sorpreso dalla determinazione del suo discepolo.
 
Eppure, potrebbe essere diversamente? Potrebbe esserci un esito differente quando il fanatizzato è così giovane, poco più di un bambino, e allorché, per di più, il suo carismatico mentore lo incoraggia a venerare un cugino martire, un morto?
Come arrestare l’impetuosa corsa verso l’omicidio di questo giovane fanatico, impermeabile alla bontà e alla gentilezza dei suoi educatori, all’amore di sua madre, all’amicizia e ai giochi romantici della giovane Louise?
Come riuscire a immortalarlo in un istante in cui, senza ricorrere all’angelicità e alla inverosimiglianza di un lieto fine, potrebbe aprirsi alla vita e convertirsi all’impurezza fino a quel momento abborrita?
 
Quale potrebbe essere la scena, quali potrebbero essere le inquadrature che permetterebbero di filmare questa metamorfosi e di sconvolgere lo sguardo dello spettatore immerso nella notte di Ahmed, vicinissimo a ciò che lo possiede e dal quale potrebbe finalmente liberarsi ?

 

Gran finale con il trailer ufficiale !!

 


 

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