Visto che lo stesso Stephen King nel 2013 aveva scritto la continuazione di Shining (uscito nel 1977), poteva il cinema esimersi dal produrre un sequel cinematografico del capolavoro girato da Stanley Kubrick ?
E’ cosi’ e’ nato “Doctor Sleep” diretto dal regista americano Mike Flanagan che gia’ aveva avuto a che fare con King avendo girato l’adattamento del romanzo “Il gioco di Gerald”.
Ancora irrimediabilmente segnato dal trauma che ha vissuto da bambino all’Overlook, Dan Torrance ha combattuto per trovare una parvenza di pace. Ma questa tregua va in frantumi quando incontra Abra, un’adolescente coraggiosa con un potente dono extrasensoriale, noto come la “luccicanza”.
Riconoscendo istintivamente che Dan condivide il suo potere, Abra lo contatta, invocando disperatamente il suo aiuto contro la spietata Rose the Hat e i suoi seguaci, i membri del ‘True Knot’, che si nutrono della Luccicanza degli innocenti alla ricerca della loro immortalità.
Formando un’improbabile alleanza, Dan e Abra si impegnano in una brutale lotta tra la vita e la morte contro Rose the Hat. L’innocenza di Abra e l’intrepida consapevolezza della sua Luccicanza costringono Dan a invocare i suoi stessi poteri come mai prima d’ora – affrontando immediatamente le sue paure e risvegliando i suoi fantasmi del passato.
Nel cast Ewan McGregor (nei panni di Dan Torrance), Rebecca Ferguson, Carl Lumbly, Alex Essoe e Zackary Momoh.
Sentiamo le parole del regista Mike Flanagan da una recente intervista:
“Questo sia è il riadattamento cinematografico della novella di King, ma anche inevitabilmente un omaggio a Kubrick.
Allo stesso tempo però, ci tengo a precisare che questa sarà una storia a sé, con uno stile suo. Non abbiamo cercato di imitare il regista di Arancia Meccanica, anche perché sarebbe stato impossibile
Sin dagli inizi fu chiaro che non potevamo fare nessun sequel di Shining senza il consenso di King e degli eredi di Kubrick.
C’è una scena chiave che ci ha permesso di avere l’ok di tutti, ma non vi posso spiegare nel dettaglio di che scena si tratti, perché sarebbe uno spoiler enorme. Comunque, grazie a quella scena, abbiamo ottenuto la benedizione di entrambi, ma lo stress è stato enorme.
Il primo dei fan sono io e quindi sono sempre a chiedermi quali critiche farei io al film.
Per prima cosa ho cercato di essere attento e consapevole delle intensissime conversazioni dei fan circa i due adattamenti del romanzo di King (oltre all’iconico film di Kubrick infatti, un buon successo ebbe anche la miniserie tv del 1997, con Rebecca De Mornay e Steven Weber, che vinse due Prime time Emmy, n.d.r.).
Poi però, a un certo punto, ho dovuto staccare. Ci siamo trovati nella necessità di ignorare i commenti dei fan al nostro progetto, altrimenti non saremo andati avanti.
Per quanto riguarda il set e stato come camminare in un museo di memorie cinematografiche.
L’Overlook Hotel, grazie a Kubrick è nell’immaginario collettivo di chiunque abbia un’infarinatura di storia del cinema, così abbiamo tutti reagito nello stesso modo, attraverso due diversi stadi: il primo in cui ci sembrava di essere in chiesa, con lo stesso livello di reverenza e silenzio.
Poi, una volta superato quel senso di meraviglia, rimaneva il gioco, come un ritorno all’infanzia. Un giorno, dopo le riprese, tutti quanti nel cast e fra i tecnici, hanno iniziato a fare a turno per usare il triciclo di Danny. Doveva essere lo scherzo di un attimo e sono diventate ore di corse con il triciclo. Ewan McGregor, Rebecca Ferguson, io: siamo tutti tornati bambini. Non è una cosa che capita spesso sul set.”
Che ne dite di vederci il trailer italiano di questo atteso film ?