Una poetic comedy piena di sorprese

Arriva nei cinema italiani, con la distribuzione di Lab 80 film, “The Bra – Il reggipetto“, l’ultimo lungometraggio del regista tedesco Veit Helmer.

 

Selezionato e premiato in numerosi Festival internazionali, tra cui Tokyo, Tallin Black Night, Belgrado e Chicago EU, “The Bra” racconta la storia di Nurlan, un macchinista che ogni giorno guida il suo treno attraverso le minuscole strade che separano le case di un vivace e popolare quartiere di Baku.

 

I binari corrono tra le modeste e colorate abitazioni, sono loro stessi la via che separa gli edifici. Su di loro si svolge la vita del quartiere: sulle rotaie gli uomini poggiano i tavolini per bere il tè e i bambini giocano a palla; sopra le rotaie le donne stendono i panni da un muro all’altro. Quando il treno di Nurlan passa, gli abitanti liberano la via in un buffo fuggi-fuggi generale ma, tra i tergicristalli della prima carrozza, resta sempre qualche oggetto dimenticato. E Nurlan riporta sempre tutto ai legittimi proprietari. L’ultimo giorno di lavoro prima della pensione, attaccato al treno trova un oggetto insolito: un reggiseno.

Comincia per lui la ricerca della proprietaria: tra ironiche gag, scene di quotidiana disperazione e intense per quanto estemporanee relazioni con le aspiranti proprietarie dell’indumento, la ricerca per Nurlan diventerà un commovente viaggio di liberazione da solitudine e mancanza d’amore. Un viaggio senza parole, fatto solo di sguardi, gesti, risate, pianti e musiche: The Bra è un film senza dialoghi.

 

Nel cast Predrag ‘Miki’ Manojlovic, Denis Lavant, Chulpan Khamatova, Ismail Quluzade e Paz Vega.


 

Sentiamo la recensione di Elisabetta LaMonica che ha visto in anteprima questa pellicola:
 
Il film del regista tedesco Veit Helmer è “un cesto che contiene gioielli preziosi che magicamente scintillano quando si apre il coperchio” come egli stesso lo definisce.
Ambientato a Bakù nel quartiere Shanghai, è la storia di Nurlan (Miki Manojlovic) un macchinista solitario prossimo alla pensione. Ogni giorno il suo treno passa per l’unica strada del paese, si perché è in quella strada dove passa il treno che si concentra la vita degli abitanti.
 
A fine giornata quando pulisce la locomotiva, Nurlan raccoglie tutto ciò che il treno con il suo passaggio ha portato via con se, e si incammina verso la via per restituirlo ai legittimi proprietari. L’ultimo giorno di lavoro, reduce dai riconoscimenti alla carriera, trova un reggiseno che decide di restituire.
Da qui inizia l’avventura alla ricerca dell’unica e sola proprietaria del prezioso indumento. E’ un film senza dialoghi questo, dove personaggi usano altre forme di comunicazione basate soprattutto sugli sguardi. E’ un film paradossale, ma anche poetico, grottesco e delicato.
Che attinge al mondo delle fiabe, ma è saldamente incollato alla realtà. Un film che parla ai sentimenti, senza dialoghi, però.
 
Una poetic comedy piena di sorprese e con il finale non scontato. Ultima nota di rilievo: il quartiere Shanghai a Baku è stato demolito subito dopo aver girato il film…. anche questo sa di poesia ?

 

E questo e’ il trailer ufficiale !!

 


 

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