“Cena con delitto – Knives Out” è un film giallo corale dalle sfumature drammatiche, diretto dal regista Rian Johnson (“Star Wars: Gli ultimi Jedi”) e che riecheggia pellicole come “Invito a cena con delitto” (con David Niven e Peter Sellers) o i classici di Agatha Christie.
Harlan Thrombey, romanziere, editore e carismatico patriarca di una bizzarra famiglia allargata, è morto.
Scoperto dalla giovane cameriera Marta la mattina dopo un’imponente festa di compleanno per i suoi 85 anni, il cadavere eccellente ha la gola tagliata ma sembra essere il frutto di un suicidio.
La lussuosa villa di campagna di Thrombey vede l’arrivo di due ispettori di polizia, dell’investigatore privato Benoit Blanc, e dei familiari del ricco imprenditore, guidati dai figli Linda e Walter e dalla nuora Joni.
Con un’eredità che fa gola a ognuno di loro, e con un’indagine che gratta sotto la superficie degli eventi, la costernazione lascia velocemente il posto al sotterfugio e al pregiudizio.
Super cast con Daniel Craig, Chris Evans, Ana De Armas, Jamie Lee Curtis, Don Johnson, Michael Shannon, Toni Collette, Christopher Plummer e Katherine Langford.
Anna Baisi ci ha mandato questa bella recensione del film che vi proponiamo subito:
“Rian Johnson rende omaggio ad Agatha Christie, la regina del giallo, con uno script dai dialoghi originali ed irriverenti che vengono esaltati da un cast a dir poco impeccabile e in “Cena con delitto – Knives out” dirige un giallo dal sapore demodè ma profondamente moderno e deliziosamente divertente.
Lo stile british è trasportato in America nel New England, in una magione gotica dove vive lo scrittore di gialli Harlan Thrombey (Christopher Plummer) che ha ben pensato di celebrare il suo ottantacinquesimo compleanno morendo nel suo studio in soffitta.
Sembra un suicidio ma è strano che un self made man così dispotico si sia tagliato la gola anche perché oltretutto ha passato la serata a sistemare la sua allargata famiglia disfunzionale e ha fatto le “pulizia di casa” togliendo molti dei privilegi che ha sempre elargito.
Per il suo compleanno infatti il ricco patriarca ha invitato il suo clan multi generazionale per una grande festa: la figlia Linda (Jamie Lee Curtis) e il genero Richard (Don Johnson), suo figlio Walt (Michael Shannon), incaricato di amministrare il suo redditizio patrimonio letterario, Joni (Toni Collette), cognata a vedova e la cui figlia Meg (Katharine Langford) dipende da Harlan per pagare le tasse universitarie post laurea, Ramson (Chris Evans) il suo nipote viziato e l’adolescente imbronciato Jacob (Jaeden Martell) che è un inquietante nazi troll di Internet.
In realtà in questo contesto sarebbe più appropriato un omicidio perché tutti i parenti hanno delle motivazioni di risentimento a cominciare dall’arrogante Ransom, la pecora nera, che è stato sentita discutere con suo nonno quella notte.
Che dire di Walt, la cui fortuna editoriale dipende dal vacillante favore di suo padre? Poi c’è il genero Richard che ha qualche marachella extra coniugale da farsi perdonare oltre a vivere di rendita e la vedovo Joni che ha dei segreti sulla gestione del patrimonio famigliare.
Per quanto riguarda la figlia maggiore Linda (Jamie Lee Curtis nella migliore forma della carriera), non può fare a meno di “pensare ai giochi di papà” e “aspettare la grande rivelazione …”
Solo l’infermiera e la badante di Harlan, Marta (Ana de Armas, giovane ma molto intensa) appare al di sopra di ogni sospetto perché oltre ad essere la confidente dell’uomo non aveva nessun interesse alla sua dipartita perché povera e guatemalteca senza permesso di soggiorno.
Da non dimenticare la vegliarda di casa la madre di Harlan, la nonna Wanetta Thrombey che è talmente anziana che nessuno sa quanti anni possa avere; non parla mai ma conosce un segreto e potrebbe essere la testimone silenziosa di tutto ed è interpretata dalla scrittrice ed attrice K Callan.
Così quando la governante Fran (Edi Patterson) trova Harlan con la gola tagliata, il detective Elliott (Lakeith Stanfield) non è incline ad accettare le corali assicurazioni della famiglia che Harlan si sia ucciso e nemmeno il famosissimo detective Benoit Blanc, un incrocio fra Poirot ed il tenente Colombo, e qui un altro mistero: chi è la persona anonima che lo ha assunto inviandogli semplicemente una busta piena di denaro?
Blanc è interpretato da Daniel Craig che tolti i glaciali abiti dell’agente 007 incarna un investigatore calmo, pacato e molto umano che ha modellato con cura il suo personaggio partendo dall’inflessione lenta del Tennessee.
Detective ed l’investigatore privato hanno un asso nella manica in Marta sia perché conosceva meglio Harlan e sia perché ha una stranezza psicofisiologica non può dire una bugia senza vomitare. Ma vuole o può rivelare tutta la verità?
Tutto ciò si svolge in una casa che è giustamente paragonata a una gigantesca tavola di Cluedo, piena di finestre truccate e scale scricchiolanti che possono essere sentite da chi ha il sonno leggero e guarda l’orologio.
Non manca la satira sociale come già nei romanzi della Christie infatti la famiglia Thrombey è estremamente e prevalentemente conservatrice e nelle discussioni politiche c’è un’arrogante vaghezza sull’argomento da dove provenga Marta: nessuno sa da quale parte dell’America centrale o meridionale venga esattamente, d’altronde è un’immigrata quindi non fa differenza ma essendo loro brave persone l’hanno accolta come una di famiglia ma con la convinzione che i migranti non hanno diritto ad avere dei diritti perché l’America è degli Americani: quella di Trump per intenderci.
“Le storie di Agatha Christie non erano sulle cause, se osservi bene i personaggi, erano storie che rispecchiavano la società britannica del tempo” dice lo stesso Johnson “Questo elemento tende a non essere recepito oggi, con tutti quei maggiordomi e colonnelli. Si dimentica che in quel periodo storico erano dei riferimenti attuali per tutti i livelli della società. Quindi per me era stimolante l’idea di usare questo genere cinematografico per guardare all’America contemporanea a al tipo di persone a cui siamo abituati oggi.”.
La scena finale è meravigliosa con tutto il cast, tranne il morto ovviamente, e su tutti Jamie Lee Curtis che, fra l’altro nella vita vera è una baronessa che con un solo movimento del braccio rende un ottimo ed aristocratico effetto scenico … noblesse oblige …”
E spazio come sempre allo scatenato trailer ufficiale !!