Come sapete noi siamo molto curiosi di vedere quale cinema si proietta e si apprezza negli altri paesi… principalmente in Francia e negli Stati Uniti, ma ogni tanto diamo un’occhio anche ad altri paesi… e quale occasione migliore per farlo per la serata che premia i migliori film d’anno ?
La 34a edizione dei Premi Goya ha avuto luogo pochi giorni fa, il 25 gennaio 2020, al Palacio de Deportes José María Martín Carpena di Malaga ed e’ stata presentata per il secondo anno consecutivo dai comici Silvia Abril e Andreu Buenafuente.
Vincitore di questa edizione Pedro Almodóvar con il suo ottimo “Dolor y gloria” che ha vinto come miglior film, miglior regista, miglior attore protagonista (ovviamente Antonio Banderas), migliore attrice non protagonista (Julieta Serrano) e vari altri premi minori.
Il favorito della vigilia era “Mientras dure la guerra” il nuovo film di Alejandro Amenábar (“The Others”, “Mare dentro”, “Agora”) che pero’ ha vinto poco, solo il premio come miglior attore non protagonista con Eduard Fernández.
Il film e’ ambientato nel 1936 quando il leader fascista Francisco Franco e altri generali si impongono sulla Repubblica.
Lo scrittore Miguel Unamuno, durante i tumultuosi primi mesi della guerra civile spagnola, ha inizialmente appoggiato Franco ma poi ha alzato la voce ribellandosi a lui e rischiando la carriera e la vita stessa.
La miglior attrice protagonista e’ stata Belén Cuesta per il film “La trinchera infinita” di Aitor Arregi, Jon Garaño e José Mari Goenaga.
Interpretato anche dal bravissimo Antonio de la Torre (“Il Regno”, “Una notte di 12 anni”) anche questo film è ambientato in Spagna nel 1936. Il paese è sotto la dittatura fascista e un uomo viene costretto in casa dalla propria moglie disposta a tutto pur di evitare che gli venga fatto del male. Non sospetta minimamente che la prima volta che ne uscirà fuori sarà solo 33 anni dopo, nel 1969.
Terminiamo con il premio per il miglior regista esordiente che in questa edizione e’ andato a Belén Funes per il suo “La hija de un ladrón” con Greta Fernández, Eduard Fernández e Alex Monner.
Sara è stata sola per tutta la vita. Ha 22 anni e un bambino e il suo desiderio è di fondare una famiglia con il suo fratellino e il padre di suo figlio. Suo padre, Manuel, dopo anni di assenza e dopo aver lasciato la prigione, decide di riapparire nelle loro vite. Sara sa che è il principale ostacolo ai suoi piani e che deve prendere la decisione giusta per lei e per suo fratello.