Miglior film, regia, sceneggiatura, fotografia, colonna sonora e poi molte altre: per “1917” sono arrivate ben 9 candidature agli Oscar, segno per l’ultima fatica di Sam Mendes (in riposo dopo due “007″ consecutivi) ha davvero lasciato il segno e conquistato critica e pubblico.
Un film dalla complessa struttura tecnica, girato in diversi piani sequenza, e poi montato per apparire come un unico piano sequenza ininterrotto dall’inizio alla fine e per il quale Mendes ha provato per ben sei mesi assieme al cast e alla troupe prima delle riprese.
6 aprile, 1917. Blake e Schofield, giovani caporali britannici, ricevono un ordine di missione suicida: dovranno attraversare le linee nemiche e consegnare un messaggio cruciale che potrebbe salvare la vita di 1600 uomini sul punto di attaccare l’esercito tedesco.
Per Blake l’ordine da trasmettere assume un carattere personale perché suo fratello fa parte di quei 1600 soldati che devono lanciare l’offensiva.
Il loro sentiero della gloria si avventura su un terreno accidentato, no man’s land, trincee vuote, fattorie disabitate, città sventrate, per impedire una battaglia e percorrere più in fretta il tempo che li separa dal 1918.
Nel cast Colin Firth, Benedict Cumberbatch, Richard Madden, Andrew Scott e Dean-Charles Chapman.
Sentiamo le parole del regista su questa sua ultima fatica:
“Sono sempre stato affascinato dalla Grande Guerra, forse perché me ne aveva parlato mio nonno quando ero piccolo, oppure perché in quella fase della mia vita non avevo ancora compreso il significato di guerra.
La storia del nostro film è frutto della fantasia, tuttavia alcune situazioni e dettagli sono invece tratti dalle storie vere che mio nonno ha vissuto in prima persona o che ha sentito raccontare dai suoi commilitoni.
L’idea di quest’uomo preposto a portare messaggi da un luogo all’altro, mi è rimasta dentro, ed è diventata la mia fonte di ispirazione per 1917.
Era soprattutto una guerra di posizione in cui migliaia di persone hanno perso la vita lungo poche centinaia di metri. Chiunque sia riuscito a guadagnare anche una manciata di metri di terreno, viene ancora celebrato come un eroe.
Nella battaglia di Vimy Ridge, ad esempio, i soldati riuscirono a guadagnare mezzo chilometro ma resta uno dei maggiori atti di eroismo della guerra. Perciò, mi sono chiesto come fare a raccontare la storia di un viaggio epico, quando in realtà nessuno si allontanava mai troppo.
Come la maggior parte dei film di guerra che amo di più, come “All’Ovest niente di nuovo” e “Apocalypse Now”, volevo dare vita a una storia di fantasia ma basata su fatti reali.
I nostri personaggi principali intraprendono un viaggio irto di pericoli, inoltrandosi nel territorio nemico, per consegnare un messaggio di vitale importanza, destinato a salvare 1600 soldati, e la nostra macchina da presa non li perde mai di vista.
Volevo percorrere ogni passo al fianco di questi ragazzi, sentire ogni loro respiro, ed è per questo che, insieme al direttore della fotografia Roger Deakins, ho realizzato “1917″ come un’esperienza totalmente immersiva.
Abbiamo concepito il film in modo tale da avvicinare il pubblico il più possibile alla vicenda dei protagonisti.
E’ stato il lavoro più emozionante della mia carriera”.
Vi ricordiamo che vedremo questo film mercoledi’ 29 gennaio nell’ultima uscite del mese di Amicinema !
E finiamo con l’intenso trailer ufficiale.