Muccino docet

Muccino o si ama o si odia… almeno questo e’ quello che vediamo nelle recensioni di critici e di semplici appassionati di cinema sulla rete.
 
Noi ci posizioniamo laicamente nel mezzo e apprezziamo alcuni film del regista romano (come “L’ultimo bacio”, “Ricordati di me”, “La ricerca della felicità”) mentre il resto del periodo americano e anche il recente “A casa tutti bene” non ci hanno convinto molto.
 
Adesso Muccino ritorna in sala con un nuovo film corale intitolato “Gli anni piu’ belli” che speriamo abbia miglior sorte.

 

Il film e’ la storia di quattro amici Giulio (Pierfrancesco Favino), Gemma (Micaela Ramazzotti), Paolo, (Kim Rossi Stuart), Riccardo (Claudio Santamaria), raccontata nell’arco di quarant’anni, dal 1980 ad oggi, dall’adolescenza all’età adulta.
Le loro speranze, le loro delusioni, i loro successi e fallimenti sono l’intreccio di una grande storia di amicizia e amore attraverso cui si raccontano anche l’Italia e gli italiani.
Un grande affresco che racconta chi siamo, da dove veniamo e anche dove andranno e chi saranno i nostri figli.
È il grande cerchio della vita che si ripete con le stesse dinamiche nonostante sullo sfondo scorrano anni e anche epoche differenti.

 

Nel cast Pierfrancesco Favino, Micaela Ramazzotti, Kim Rossi Stuart, Claudio Santamaria, Nicoletta Romanoff e la cantante Emma Marrone.


 

Sentiamo la recensione di Maurizio Nicolai che ha visto questo nuovo film di Muccino in anteprima stampa:
 
“Ricchissimo cast, azzeccatissimi i giovani protagonisti, quelli dei tempi più belli ma brevi, luoghi della grande Roma perfetti, musiche, oltre a quelle originali, che sottolineano i passaggi d’epoche durante gli ultimi quarant’anni.
Un film sull’amicizia e il tempo che opera da giustiziere inesorabile ma comunque amico, pur con qualche salto misterioso.
Molti rimandi e tributi al cinema dei Maestri italiani che insegna ( Muccino dixit ) ma anche schiaccia ed esclude le generazioni più giovani, vero o no che sia.
Il mestiere del cinema non è qui in discussione , sapienti movimenti di camera, interpretazioni fedeli, non sono sufficienti a non suscitare la sensazione di ripetizioni noiose e pretestuose , povere di pathos e forzate.
Morale : “ Brindiamo alle cose che ci fanno stare bene””

 

E allora se vi interessa ecco il trailer ufficiale !!

 


 

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