Sydney Sibilia e Walter Veltroni sono un’accoppiata vincente per “L’Incredibile storia dell’Isola delle Rose“, il film in uscita su Netflix dal prossimo 6 dicembre.
Il regista della trilogia di “Smetto quando voglio” dirige dal romanzo di Walter Veltroni “L’isola e le rose” con la coppia Elio Germano e Matilda de Angelis, un film imperdibile con il quale la piattaforma di streaming fa veramente un colpaccio.
Primavera 1968. Nell’anno della contestazione studentesca, un giovane ingegnere, Giorgio Rosa (Elio Germano) con un grande sogno e un genio visionario decide di costruire un’isola al largo di Rimini, fuori dalle acque territoriali, e la proclama stato indipendente.
Un’isola d’acciaio in cui la libertà individuale è il valore assoluto: non ci sono regole! In questa impresa impossibile Giorgio avrà al suo fianco un eterogeneo gruppo di complici: il suo migliore amico, un giovane imprenditore più propenso ai bagordi che all’azienda di papà, un misterioso naufrago in cerca di approdo, un animatore delle notti romagnole in cerca di una nuova vita e una ventenne romantica in cerca di lavoro.
E poi Gabriella (Matilda de Angelis), la donna appassionata che Giorgio trascina nella sua ambiziosa avventura e nella sua vita. L’Isola delle Rose attira ben presto l’interesse della stampa e soprattutto di frotte di ragazzi da mezzo mondo, trasformandosi in mito, in caso internazionale e in un quasi insormontabile problema politico per il Governo italiano che non può tollerare la fondazione di un nuovo Stato in acque così vicine.
Nel cast ci sono anche Fabrizio Bentivoglio, Luca Zingaretti e François Cluzet.
Sentiamo le parole del regista salernitano su questo suo ultimo film:
“Con Francesca Manieri stavamo scrivendo Smetto quando voglio 2 e 3. E li dovevi scrivere sempre con Wikipedia aperta.
A un certo punto c’era un riquadretto che diceva “Isola delle rose micronazione”. Clicco, leggo una storia incredibile e mi domando: “Perché nessuno ci ha mai fatto una storia?”.
Poi mi ricordo che sono un regista e decido di farlo io. La mia esigenza principale era cambiare. Smetto quando voglio raccontava la forza della banda e di come insieme possiamo essere invincibili. Qui racconto la forza di uno solo.
Se il mondo non ti piace puoi crearti il tuo. Giorgio Rosa dichiara indipendente l’isola il primo maggio del 68, nel pieno delle contestazioni. Lui senza sapere nulla, il suo mondo migliore se l’e costruito mentre gli altri scendevano in strada a protestare per un mondo migliore.
Ho parlato con Giorgio Rpsa nella sua casa di Bologna tre o quattro anni fa. È stato un incontro stupendo. A 92 anni, da bravo ingegnere aveva ancora le penne nel taschino della camicia. C’erano delle cose che mi interessava capire prima di decidere se fare il film. Su tutte perché decise di realizzarla e cosa c’era dietro a quell’isola.
Molte cose che ci sono nel film, come la tempesta, vengono dai suoi racconti. Alla fine gli ho chiesto se gli avrebbe fatto piacere un film su di lui e la sua storia. Mi ha risposto: “No”. Ecco, dietro quella negazione c’è il perché ho deciso di fare questo film. “
Elio Germano ha aggiunto:
“Mi ha colpito la differenza rispetto al bisogno di oggi di ricevere like, di omologarsi. La gara ad essere più strambi di tutti è stata il vero motore di questo personaggio.
La sua idea era di fare qualcosa da soli. Mi ha colpito questa differenza. Oggi la gara è a sparire, a nascondersi. Mi è piaciuto per il suo aspetto nerd. Era sempre a pensare a qualcos’altro.
Ho iniziato a osservare i capoccioni della Silicon Valley, sempre un po’ assenti. Ho ritrovato anche in loro questo essere sempre con occhi e testa nel prossimo progetto o nella cura maniacale di quello che si sta facendo.”
E finiamo con il trailer ufficiale !!