Riaprono i cinema e finalmente (possiamo dirlo veramente) escono nuovi attesissimi film.
Gia’ negli scorsi mesi le riviste specializzate mettevano “Minari” tra i film che avevano conquistato il pubblico e la critica americana e meritatamente e’ tra i candidati agli Oscar per il miglior film.
Il film autobiografico scritto e diretto da Lee Isaac Chung (“Abigail Harm”) vede tra gli attori Steven Yeun, attore noto per il suo passato ruolo in The Walking Dead, che interpreta Jacob, padre di una famiglia di immigrati coreani in cerca del sogno americano nell’Arkansas.
“Minari” è un film che parla di un’America diversa da quella che vedevamo negli scorsi mesi, un luogo di speranza, inclusione e accoglienza, ma anche di lotte e difficoltà in apparenza insormontabili, di contrasti culturali e assimilazione.
La vita di questa famiglia cambia quando arriva la nonna, una donna dal linguaggio colorito e un po’ bizzarra, ma incredibilmente forte. Tra la precarietà e le sfide di questa nuova vita sugli aspri Ozarks, il film mostra l’innegabile capacità di recupero della famiglia e cosa renda un luogo “casa”.
Ah giusto per curiosità il minari, detto anche crescione coreano o sedano cinese, è un popolarissimo ortaggio utilizzato nella cucina sudcoreana !!
Sentiamo le parole del regista su questo suo fortunato film:
“Se avessi potuto lasciare a mia figlia una storia da vedere, quale storia avrei voluto che fosse?
Ho annotato ottanta ricordi visivi che risalivano all’epoca in cui avevo all’incirca l’età di mia figlia. Andavano dai ricordi
dei grandi litigi fra i miei genitori nell’Arkansas fino a quello di mia nonna che incendiò metà della nostra fattoria. Nell’esaminarli, ho pensato che forse questa era la storia che avevo sempre desiderato raccontare.
Per me, il film incoraggia a sperare che si possa trovare il meglio in ciascuno di noi.
La cosa che desideravo di più era lasciare che gli spettatori entrassero a far parte di questa famiglia.
Minari potrebbe sembrare semplicemente la storia di una famiglia coreana-americana che trova l’occasione per raccontare la propria storia di immigrati, ma i sentimenti di questi personaggi sono affini e vicini anche a quelli di persone che provengono da una nazione diversa o dall’Arkansas o da New York, o da qualsiasi altro posto.
Questa è stata per me la scoperta più emozionante, vedere quanto una storia così personale sia in grado di toccare tante persone diverse in modo così profondo.”
Ecco il trailer ufficiale !!