Sei personaggi in cerca di vita

Gabriele Salvatores durante questa pandemia aveva girato il bel documentario “Fuori era primavera” e adesso torna al lungometraggio con “Comedians“, trasposizione cinematografica dell’omonima commedia di Trevor Griffiths, testo teatrale scritto alla fine degli anni ’70 giudicato dalla critica come una delle più riuscite pièce teatrali del teatro inglese contemporaneo.

 

Sei aspiranti comici stanchi della mediocrità delle loro vite, al termine di un corso serale di stand-up comedy si preparano ad affrontare la prima esibizione in un club. Tra il pubblico c’è anche un esaminatore, che sceglierà uno di loro per un programma televisivo. Per tutti è la grande occasione per cambiare vita, per alcuni forse è l’ultima.
Le esibizioni iniziano e ogni comico sale sul palco con un grande dilemma: rispettare gli insegnamenti del proprio maestro, devoto a una comicità intelligente e senza compromessi o stravolgere il proprio numero per assecondare il gusto molto meno raffinato dell’esaminatore? O forse cercare una terza strada, di assoluta originalità?

 

Ampio cast tra gli altri ci sono Alessandro Besentini, Francesco Villa (Ale e Franz), Natalino Balasso, Demetra Bellina e Christian De Sica.


 

Ecco la recensione della nostra inviata speciale Rossella Casapollo che era presente all’anteprima stampa:
 
“Una delle caratteristiche di Salvatores è quella di portare sullo schermo sempre diverse tipologie di film: questa volta, un po’ per scelta e un po’ per la necessità di girare in tempi di restrizioni e difficoltà legate alla pandemia, ci propone la sua personale trasposizione cinematografica di una famosa piece teatrale del drammaturgo inglese Trevor Griffiths.
Sei personaggi, non in cerca di autore bensì alla ricerca di uno sbocco dalla loro vita di frustrati e dai loro lavori insoddisfacenti, alla ricerca del successo, ma per molti soprattutto di guadagno.
Sono allievi di un corso serale di quelli organizzati nelle scuole in un aula la sartoria, in una l’aerobica e in una, sotto la guida di un comico ritirato dalle scene (uno strepitoso Natalino Balasso) ci sono i nostri sei aspiranti comici nell’ultima sera prima della messa in scena che vedrà tra il pubblico un impresario televisivo il quale al termine potrà scritturare uno dei sei.
 
Il cuore del film è tutto nell’ora prima del debutto dove i comici e il loro maestro si confrontano vivacemente tirando, fuori tra le battute, le loro ambizioni, i sentimenti e i dubbi se seguire gli insegnamenti del maestro con una comicità pungente e di nicchia o se assecondare i gusti dell’esaminatore che è paladino di una comicità più commerciale e meno raffinata.
Salvatores si è avvalso di veri ‘comedians’, nomi noti del cabaret e della comicità cinematografo-televisiva, ma la dimensione film di questa piece spesso li soffoca e alcuni personaggi mi sono sembrati fuori sintonia perché penso che al di fuori dell’ambito teatrale e della improvvisazione, la comicità perda gran parte del suo potere.
Quindi, a parer mio, scelta poco felice questa di aver portato sul grande schermo una piece che, sia per sua conformazione ma soprattutto per l’essenza della comicità, si trova un po’ incatenata dalle sequenze cinematografiche e non lascia esprimere i comici nel pieno delle loro capacità. L’unico che mi è giunto davvero efficace, come ho scritto sopra, è stato il maestro Eddie Barni (Natalino Balasso) che, probabilmente aiutato dal ruolo del proprio personaggio è riuscito a dare forza e autenticità alla sua interpretazione.”

 

Che ne dite di vederci il trailer di questo atteso film !!

 


 

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