“Luca” e’ il nuovo film d’animazione originale Disney e Pixar, una storia divertente ed emozionante che parla di amicizia, di crescita personale e racconta di due mostri marini adolescenti in un’estate che cambierà la loro vita.
Diretto dal regista ligure candidato all’Oscar Enrico Casarosa esce purtroppo direttamente in streaming su Disney+ dal 18 giugno.
Ambientato in una splendida città di mare della Riviera italiana, è la storia di un giovane ragazzo che vive un’esperienza di crescita personale durante un’indimenticabile estate contornata da gelati, pasta e infinite corse in scooter.
Luca condivide queste avventure con il suo nuovo migliore amico, ma tutto il divertimento è minacciato da un segreto profondo: lui in realtà è un mostro marino di un altro mondo situato appena sotto la superficie dell’acqua.
Sentiamo un estratto della bella intervista al regista italiano:
“Alla Pixar credono nei film personali e nelle esperienze individuali. Gli ho mostrato delle foto. Avevo disegnato un fumetto vent’anni fa con questo sfondo. Anche Amalfi e Positano hanno sapori simili ma è alle Cinque Terre che mi piace andare a correre e passeggiare. Quando l’ho proposto, gli ho parlato di questi piccoli villaggi che sembrano venuti fuori dall’acqua e si sono arrampicati sugli scogli. Un mondo che sta tra la terra e il mare. Il mondo perfetto per Luca.
Quando cerchi il titolo per un film, la ricerca può durare mesi. Questa è una storia profondamente personale, ispirata alla mia esperienza, con il mio migliore amico d’infanzia, Alberto, ma non potevo certo mettere il mio nome nel titolo. Luca sì, mi è sempre piaciuto. È semplice. Si pronuncia bene anche in americano, ci sono tanti Luca pure qua e molti non sono italiani. Pragmatismo.
A me premeva raccontare come ci si sente differenti. Quando si è bambini, è facile sentirsi sbagliati. Così è venuta l’idea dei mostri marini, di una relazione che nasce sul bisogno di nascondere la propria identità vera. Il film ne parla in maniera fantastica, ma sono tanti i ragazzi nel mondo che si sentono diversi. Un momento di crescita è imparare a mostrarsi. Rivelarsi. Con i rischi che comporta. L’amicizia è connessione. Se non ti riveli, non ti puoi connettere.
Luca è il topo di campagna che finisce in città. La sua avventura nelle Cinque Terre comprende l’esigenza di mantenere un segreto. Il suo mondo rivelato sarebbe a rischio. L’incontro con l’altro è un pericolo. Nel 1700 la gente non capiva che ci fosse davvero nel mare, avvistava cose e le disegnava come mostri. L’ignoto ci fa immaginare stranezze. La cultura dei pescatori liguri è piena di bizzarrie. Mi sono ispirato a quelle. A Tellaro esiste il polpo campanaro che viene fuori dall’acqua per annunciare l’arrivo dei Saraceni. A San Fruttuoso esiste la leggenda del drago nella baia. Mi sono fatto l’idea che fossero i pescatori a mettere in giro queste voci per restare da soli nei tratti di mare dove pescavano tanto e bene. Per noi liguri il mare è fascino e mistero. Attrae e spaventa.
Luca racconta l’Italia con l’occhio di un bambino curioso, un pesce fuor d’acqua che non conosce il concetto di normalità.
Da Miyazaki ho preso il gusto per il dettaglio della natura. Ho cercato di riprodurre lo sguardo di un alieno, il suo wonder – come si dice – lo stupore, la meraviglia. Se c’è un’Italia pastello, si tratta di un pastello dorato che rappresenta la prima volta di Luca nella piazzetta di un paesino, la prima volta che vede il vento tra le foglie di un albero o la luce che filtra tra i rami. C’è la specificità di un borgo, le vecchiette che mangiano il gelato, un paesaggio che non è quello moderno. È forse un modo di mostrare un’Italia ferma nel tempo. In Luca ci sono gli anni 50-60, magari è un’Italia idealizzata però è un’Italia bellissima.”
Non vedete l’ora di gustare il trailer originale ? Eccolo !!