La virtù sopravvalutata del machismo

Accompagnato dal solito giro di polemiche in patria (leggetevi se volete quella impietosa di Paul Schrader) arriva il nuovo film di Clint Eastwood, “Cry Macho” che da noi viene presentato in anteprima al Torino Film Festival e tratto dall’omonimo libro e storia reale di N. Richard Nash.

 

Una ex star di rodeo e allevatore di cavalli trova un modo per riportare dal Messico il figlioletto del suo ex capo allontanato dalla madre alcolizzata. Durante il loro viaggio, l’uomo trova la redenzione insegnando al ragazzo cosa significa essere una brava persona.

 

Nel cast ovviamente Clint Eastwood e poi Dwight Yoakam, Fernanda Urrejola, Horacio Garcia Rojas e Ana Rey.


 

Sentiamo le parole dello stesso Eastwood su questo suo ultimo film:
 
“Sono stato in New Mexico per nove settimane a lavorare a questo progetto durante la pandemia. Quando sono tornato a casa, ho pensato, sono fortunato ad essere qui. La mia carriera è stata basata molto sulla fortuna, le cose si sono messe a posto al momento giusto.
Questo esplora temi sinceri sulla virtù sopravvalutata del machismo e trova nuovi approcci alla vita con l’età. Prendi idee e pensieri che hai acquisito nel corso degli anni e dici, ‘OK, stai ancora imparando.’
 
Questa storia mi è stata raccontata per la prima volta quasi 40 anni fa. Sapevo che il personaggio aveva bisogno di attore con piu’ “chilometraggio”, quindi ho rifiutato; Ricordo di aver suggerito che Robert Mitchum sarebbe andato bene per questo. Poi è rimasto appeso lì. E ogni due anni dicevo: “Che fine ha fatto ?
 
Non so perche’ ci ho messo cosi’ tanto a fare un nuovo film western. Non mi piace intellettualizzare sui miei pensieri. Ho solo pensato nella parte posteriore della mia mente che forse era il momento. Pensavo di essere all’età giusta per andare a Città del Messico e rapire un bambino.”

 

Come sempre terminiamo con il trailer ufficiale !!

 


 

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