A Milano nasce una nuova iniziativa di rivoluzione e rigenerazione culturale grazie alla fortunata unione tra Cineteca Milano e Il Regno del Cinema della famiglia Quilleri.
Il progetto prende il nome di Cinema al Centro e avrà come epicentro lo storico Cinema Arlecchino, unico monosala rimasto nel centro della città metropolitana.
Una proposta scaturita dalla necessità di una rinascita dopo le difficoltà imminenti causate dalla pandemia che hanno causato inattività temporanee, ma anche chiusure definitive di molte sale. A questo panorama già oltraggioso, si aggiunge un dirompente cambiamento socio-culturale che vede la fruizione del prodotto cinematografico spostarsi sempre più sul digitale e le piattaforme online, allontanando le persone dalle sale, i profitti di queste e il conseguente sgretolamento della cultura cinematografica.
Come sottolinea David Quilleri presidente de Il Regno del Cinema “il Covid ha fatto capire che senza sale cinematografiche non c’è industria cinematografica” ed è per questo che si è dovuto provvedere ad un progetto che si pone l’obbiettivo di creare un luogo di partenza per rilanciare il cinema, non solo nell’evento in sé di tornare in sala, ma per generare un laboratorio di rivitalizzazione dell’intera cultura cinematografica”.
Lo confermano anche le parole emblematiche dell’ dell’Assessore alla Cultura della Lombardia Bruno Galli “Il cinema non può essere addomesticato, o meglio dire domestico, il cinema è innanzitutto popolare, è un luogo di incontro”.
Riportare il cinema in centro è oggi una “operazione contro corrente” – come l’ha definita l’Assessore alla Cultura di Milano Tommaso Sacchi – che ha proprio il fine di ristabilire il ruolo del cinema nelle aree centrali della città di presidio sociale. Per fare ciò però. non c’è solo bisogno di coraggio, come fa notare Tommaso Quilleri che oggi si ritrova a portare avanti il progetto familiare. C’è bisogno – spiega – di sostegno economico e soprattutto istituzionale: bisogna riportare il discorso dei luoghi del cinema al centro del dibattito di media e istituzioni, come si sta facendo con il prodotto filmico, mediante investimenti concreti e un’azione legislativa che metta a regola gli spazi di fruizione.
A questo proposito il primo cittadino di Milano Beppe Sala ritenendo che il cinema abbia un ruolo fondamentale all’interno della vita urbana, esprime tutto il suo supporto al progetto considerandolo come una nuova pagina del cinema milanese. Una pagina che si aprirà al Cinema Arlecchino, una sala a cui lo stesso sindaco è affezionato sin dagli anni dell’università quando ricercava un’esperienza cinematografica di qualità e che egli stesso considera come luogo che racchiude tutte le qualità necessarie: bellezza, storia e posizione ottimale.
Perché il Cinema Arlecchino?
Il Cinema Arlecchino nasce nel 1948 e sin dalla nascita si distingue come luogo di raffinatezza, ma soprattutto come punto di incontro di arte, cultura e società. A partire dal nome che ha le sue radici nel teatro e nella famosa maschera diventata simbolo della libertà nella città di Milano, al sublime design che vuole ricordare l’intimità di un salotto per un pubblico scelto, fino ad arrivare ai contributi di artisti come Lucio Fontana e Piero Fornasetti.
Un luogo storico, che è essenza pura e vibrante del cinema d’arte moderna che ha fatto da grande protagonista durante la proliferazione dei cinema in sala. Rimasto l’unico in centro, si accompagna ad altri cinema d’essay meneghini, ma che non hanno lo stesso patrimonio. Infatti, il Cinema Arlecchino presente uno tra i più grandi archivi europei di pellicole mute e non (oltre 40.000) che riveste il ruolo cruciale della conservazione dell’immagine materiale, che, come ricorda il presidente Gabriele Mazzotta, oggi assume una grande importanza rispetto a quella digitale, essendo che quest’ultima non può che essere effimera, nel suo continuo e frenetico scorrere sugli schermi.
Inoltre, la sala si affianca ad altre iniziative come il Museo Interattivo del Cinema (MIC) dove grazie alle nuove tecnologie si può rivivere la storia del cinema anche grazie al laboratorio di restauro, alla Cineteca Milano Biblioteca importante centro di studio e ricerca letteraria sulla Settima Arte e il Cinema Metropolis di Paderno Dugnano.
Cinema….al Centro
La connotazione che vuole prendere il nome dell’iniziativa si diversifica in diversi ambiti:
- Cinema al centro della città: Sfruttando lo spazio di un cinema storico al centro della città si vuole offrire una forma di resistenza alla cultura e valorizzare l’importanza dell’edificio come parte dell’identità cittadina,
- Cinema al centro della vita culturale di Milano: Il Cinema Arlecchino diventerà punto di incontro delle varie realtà culturali della città, tra cui i Musei d’arte, il Teatro alla Scala, i teatri e le altre sale de Il Regno del Cinema, ovvero il Cinema Eliseo e Colosseo. Iniziativa che prevederà probabilmente anche l’introduzione di una tessera di abbonamento.
- Cinema al centro della scuola: al fine di promuovere la formazione e mettere a disposizione nuovi spazi di partecipazione e di dialogo con studenti e docenti.
- Cinema al centro della vita sociale: Il Foyer del Cinema Arlecchino oltre a luogo di incontro conviviale prima delle proiezioni, sarà spazio di eventi e presentazioni ad ingresso libero e la sala cinematografica sarà disposta anche ad accogliere dibattiti. Particolare attenzione verrà posta a garantire una maggiore accessibilità per le famiglie, ma soprattutto per gli studenti e gli anziani che potranno usufruire di una tariffa agevolata a 5E tutti i giorni.
- Cinema al centro dell’Europa: L’offerta cinematografica comprenderà per lo più produzioni europee contemporanee e del passato in collaborazione con i grandi archivi internazionali.
- Cinema al centro dell’offerta turistica: Saranno disponibili in sala film in lingua originale per favori una maggiore fruizione del pubblico straniero e per portare le opere nella loro integrità originale.
- Cinema al centro della musica: Si apriranno le porte anche ad eventi musicali abbinati ai film e a concerti inediti.
- Cinema come centro della bellezza: Gli spazi della sala saranno adibiti a luogo espositivo con mostre e percorsi multimediali
Il Nuovo Piano Tariffario
- Proiezione delle 15 a 3 euro
- Under 25 e Over 65 pagheranno un biglietto di 5 euro tutti i giorni a tutti gli orari (escluse retrospettive e prima visione)
La Storia Continua…
Questa nuova pagina per il cinema milanese si aprirà Sabato 30 Aprile al Cinema Arlecchino con una programmazione aperta al pubblico con ingresso gratuito che vedrà la proiezione di tre grandi classici: Il Terzo Uomo di Carol Reed, Il Dottor Stranamore di Kubrick e Il Posto delle Fragole di Ingmar Bergmann.
Tra un lungometraggio e l’altro verranno presentati alcuni cortometraggi accompagnati da musica dal vivo e una “perla di archivio”, un corto sperimentale di Gianfranco Brebbia intitolato Triennale del 1969 sulla prima mostra fotocineottica.
Da Domenica 1 Maggio la sala ospiterà il 31° Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina, mentre dal 17 Maggio partirà la retrospettiva su Akira Kurosawa.