Camminare in un’unica direzione: verso la libertà !!

Due anni dopo il deludente “Tre piani” Nanni Moretti ci regala una nuova sua pellicola, “Il sol dell’avvenire” che come sempre gia’ dall’uscita del trailer promozionale ha diviso l’opinione pubblica tra fan e hater.

 

Giovanni, regista italiano in ambasce tra una moglie in analisi e un produttore sull’orlo del fallimento, ha smesso di credere nell’avvenire. A immagine del suo protagonista, figura di prua dell’Unità e della sezione comunista del Quarticciolo, vuole ‘farla finita’ col mondo che avanza in direzione ostinata e contraria: la consorte ha deciso di investire su un giovane regista de-genere, la figlia di sposare un uomo (molto) più vecchio di lei, la sua attrice principale di improvvisare l’amore in un racconto politico e poi c’è Netflix che produce cinema in scatola.

 

Nel cast molti degli attori classici di Moretti come Margherita Buy, Silvio Orlando, Barbora Bobulova, Nanni Moretti stesso ovviamente e il bravo Mathieu Amalric.


 

Sentiamo la recensione di Ornella Dallavalle che ha visto in anteprima questa attesa pellicola:
 
“Il cinema esiste ancora. Quel luogo in cui ti commuovi, dove trovi speranza e valori, dove si pongono delle domande, dove si esce dagli schemi del puro consumo per tornare a focalizzarsi sull’uomo in tutta la sua complessità. Sincero, controcorrente, poetico queste sono le sensazioni che Il Sol dell’Avvenire ti lascia uscendo dalla sala.
Giovanni (Nanni Moretti) è un regista sempre meno in sintonia con il mondo attorno a lui e più che proiettarsi in un futuro che non gli appartiene cerca delle risposte nel passato. Sta girando un film ambientato nel 1956 che racconta la storia un uomo iscritto al partito comunista italiano, un giornalista che scrive per L’Unità, vive nel quartiere romano del Quarticciolo e che si confronta quotidianamente con la compagna Vera.
 
Tra i due nasce un conflitto (politico/amoroso) in seguito all’attacco sovietico a Budapest e alla reazione che il partito deve adottare. La produttrice del film è Paola (Margherita Buy), moglie di Giovanni, che dopo quarant’anni insieme si è rivolta ad uno psicologo per trovare il coraggio di lasciarlo e nel frattempo la loro giovane figlia si fidanza con un ambasciatore polacco molto più anziano di lei.
Moretti osserva il presente che lo circonda con l’ironia e l’intelligenza che lo caratterizzano mettendoci davanti alla realtà vista nella sua essenza e lo fa a suon di musiche ballate e di canzoni cantate per darci quel filo di speranza che porta Giovanni, e noi insieme a lui, a non darci per vinti, a non cedere all’illogicità e ai comportamenti disumani.
 
Giovanni guarda la morte in faccia ma la vince e lo fa nel modo più vero possibile: attraverso le relazioni. L’amicizia, l’amore, il senso di ciò che è umano e di ciò per cui vale la pena vivere diventano il luogo comune, il punto di incontro che porterà un’intera folla, compresi i rappresentanti di Netflix, a camminare in un’unica direzione: verso la libertà.
 
Da vedere!”

 

Gran finale con l’ormai arcinoto trailer ufficiale !!

 


 

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