Torna per il piacere di tutti i cinefili Wes Andersen con i suoi film oramai dal marchio di fabbrica riconoscibilissimo e “Asteroid City“, presentato al Festival di Cannes 2023 e girato in Spagna, non fa eccezione !!
Asteroid City, 1955. In un sito del deserto del Nevada, rinomato per il suo cratere dopo l’impatto di un asteroide gigante, si incontrano i destini di un reporter di guerra in lutto per la moglie, un’attrice che sa esistere soltanto nello sguardo degli altri, un nonno malinconico che prova a ‘raggiungere’ le nipotine, una scienziata sopraffatta dagli eventi e una varia umanità perduta in uno spazio troppo grande.
Durante una convention di giovani scienziati in erba (la Junior Stargazer), confluiti nella cittadina turistica per presentare le loro invenzioni, un extraterrestre ‘cade’ dal cielo.
Il governo degli Stati Uniti, allarmato dalla presenza aliena, mette tutti i convenuti in quarantena. Costretti in cattività, devono coabitare pazientemente, tessendo legami evarcando porte che conducono a una realtà in bianco e nero.
Solito ampissimo cast con (sarà lungo) Jason Schwartzman, Scarlett Johansson, Tom Hanks, Jeffrey Wright, Tilda Swinton, Bryan Cranston, Edward Norton, Adrien Brody, Liev Schreiber, Hope Davis, Stephen Park, Rupert Friend, Maya Hawke, Steve Carell, Matt Dillon, Hong Chau, Willem Dafoe, Margot Robbie, Tony Revolori, Jake Ryan e Jeff Goldblum.
Ornella Dallavalle era presente all’anteprima stampa milanese ed ecco la sua bella recensione:
“Siamo negli anni Cinquanta, in una cittadina desertica ed immaginaria nel mezzo della Monument Valley dove si fanno continui test atomici e studi astrofisici di alto livello. Un drammaturgo ricrea su un palcoscenico teatrale, un prologo, tre atti, e un epilogo in cui ci viene raccontata la storia di un vedovo (con quattro figli al seguito) di un’attrice intenta a provare le sue scene e di un’intera comunità alle prese con un incontro ravvicinato del terzo tipo.
A Asteroid City è in corso la convention Junior Stargazer, che riunisce i migliori studenti e i loro genitori, da tutto il Paese, per una competizione accademica e in questo contesto di surrealtà (le invenzioni sono davvero bizzarre) si entra e si esce da un gioco teatrale dove si indaga il senso della vita, dove si invita al risveglio collettivo delle coscienze (‘se non dormi non puoi svegliarti’) dove si cerca di seguire un filo interpretativo del racconto con un margine di fatica perché i contenuti sono tanti e continui. Una cosa però ci aiuta a capire la teatralità nella teatralità stessa ed è esteticamente molto bella: la presenza di scene in bianco e nero – che indicano il dietro le cineprese – e di scene piene di colori – che ci parlano di questa opera messa in atto. Il collante è l’ironia.
Il cinema di Wes Anderson è sempre stato alieno, outsider, portatore di diversità variopinte e forse proprio per questo in un cast stellare c’è un alieno che ruba la scena a tutti perché il suo arrivo lo fa diventare il personaggio davvero significativo. La sua discesa ad Asteroid City ha una conseguenza importante: per volere del governo statunitense inizia la quarantena che farà permanere tutti i cittadini dentro i confini dello stesso paesino. La fine di questa costrizione, a tutti gli effetti, indica la fine delle scene del film nel film.”
Come sempre terminiamo con il trailer ufficiale di questo atteso film !!