Negli ultimi anni è una domanda sempre più discussa (anche con toni accesi) dagli appassionati di cinema ognuno con le proprie buone ragioni.
Anche su Amicinema se ne e’ discusso particolarmente durante le uscite del mercoledì che capitano nella lingua originale.
In questa nuova rubrica vogliamo dare spazio ai grandi attori stranieri e farveli sentire, nelle loro interpretazioni più famose, con la loro voce e la loro grande bravura in modo che li possiate apprezzare senza il filtro del doppiaggio italiano.
Dalle grandi interpretazioni di Jack Nicholson potremmo estrarre materiale in lingua originale per moltissime puntate, ma oggi vogliamo concentrarci su uno dei suoi piu’ famosi monologhi.. quello del Colonnello Nathan R. Jessep in “A few good man” (in Italia “Codice d’onore”).
In Italia il buon Jack e’ stato doppiato principalmente da tre grandi autori, Giancarlo Giannini, Pino Colizzi e, come in questo caso, dal grande Michele Gammino.
Questo il dialogo in italiano:
“Tu non puoi reggere la verità! Figliolo, viviamo in un mondo pieno di muri e quei muri devono essere sorvegliati da uomini col fucile. Chi lo fa questo lavoro, tu? O forse lei, tenente Weinberg?
Io ho responsabilità più grandi di quello che voi possiate mai intuire. Voi piangete per Santiago e maledite i Marines. Potete permettervi questo lusso. Vi permettete il lusso di non sapere quello che so io: che la morte di Santiago nella sua tragicità probabilmente ha salvato delle vite, e la mia stessa esistenza, sebbene grottesca e incomprensibile ai vostri occhi, salva delle vite!
Voi non volete la verità perché è nei vostri desideri più profondi che in società non si nominano, voi mi volete su quel muro, io vi servo in cima a quel muro. Noi usiamo parole come onore, codice, fedeltà: usiamo queste parole come spina dorsale di una vita spesa per difendere qualcosa. Per voi non sono altro che una barzelletta.
Io non ho né il tempo né la voglia di venire qui a spiegare me stesso a un uomo che passa la sua vita a dormire sotto la coperta di quella libertà che io gli fornisco e poi contesta il modo in cui gliela fornisco.
Preferirei che mi dicesse la ringrazio e se ne andasse per la sua strada; altrimenti gli suggerirei di prendere un fucile e di mettersi di sentinella. In un modo o nell’altro io me ne sbatto altamente di quelli che lei ritiene siano i suoi diritti!“
Se vi interessano le precedenti puntate le trovate su questa pagina !