La ricerca della bellezza nel mondo che ci circonda

Vincitore della Palma d’oro per il migliore attore (Kôji Yakusho) all’ultimo Festival di Cannes, arriva nelle sale italiane “Perfect days” il nuovo film del grande Wim Wenders, una riflessione commovente e poetica sulla ricerca della bellezza nel mondo che ci circonda.

 

Tokyo, oggi. Hirayama è un sessantenne giapponese che pulisce i bagni pubblici della città con attenzione meticolosa ai dettagli e dedizione certosina al suo lavoro.
Ogni giorno segue la stessa routine: un’attenta pulizia personale prima e dopo quella dei bagni altrui, un’innaffiata alle piante che ha salvato dalla disattenzione cittadina, un panino al parco all’ora di pranzo. Lungo il suo percorso talvolta si ferma a osservare le piante che lo sovrastano scattando foto alle chiome, o fa uno spuntino presso qualche tavola calda.
E ogni tanto fa qualche incontro: con Takashi, il ragazzo che rileva il turno pomeridiano di pulizia dei bagni, con una ragazza al parco, con un senzatetto scollato dalla realtà, con la proprietaria di un ristorante che gli riserva piccoli trattamenti di favore.
E quando sale a bordo del suo furgone ascolta Lou Reed (con e senza i Velvet Underground) e Patti Smith, The Animals e Van Morrison, Otis Redding a Nina Simone, così come quando è a casa legge William Faulkner e Patricia Highsmith, ma anche la “sottovalutata” Aya Koda.

 

Nel cast anche Min Tanaka, Arisa Nakano, Tokio Emoto, Tomokazu Miura.


 

Sentiamo le parole del regista da una recente intervista:
 
“Il film e’ nato in maniera totalmente inaspettata, da una lettera ricevuta all’inizio dell’anno scorso: “Saresti interessato a girare una serie di cortometraggi a Tokyo, magari 4 o 5, di circa 15-20 minuti ciascuno? Questi film tratterebbero tutti di uno straordinario progetto sociale pubblico, coinvolgerebbero il lavoro di grandi architetti e ci assicureremo che tu stesso possa sviluppare le sceneggiature e ottenere il miglior cast possibile. Inoltre, ti garantiremo la totale liberta’ artistica.¡” Sembrava interessante, per usare un eufemismo. Gia’ da anni desideravo tornare in Giappone e avevo dei veri e propri attacchi di nostalgia per Tokyo.
Dunque continuai a leggere: l’argomento avrebbe riguardato i bagni pubblici e la speranza era di trovare un personaggio attraverso il quale si potesse comprendere l’essenza della cultura giapponese dell’accoglienza, in cui i bagni giocano un ruolo completamente diverso rispetto alla nostra visione occidentale di semplici servizi igienico-sanitari. In Giappone sono piccoli santuari di pace e dignita’.
 
Mi sono piaciute le foto che ho visto di quelle meraviglie architettoniche. Somigliavano piu’ a dei templi che a dei gabinetti.
Mi piaceva l’idea di arte legata ad essi. E sicuramente mi piaceva l’idea di vederli in un contesto romanzato.
Ma non mi piaceva l’idea di una serie di cortometraggi. Quella non e. la mia lingua. Invece di girare 4 volte in 4 giorni, ho risposto, perche’ non girare un vero film in questi 17 giorni? Cosa ci fate con 4 cortometraggi? Immaginate, invece, avere un solo lungo lungometraggio!
La risposta e’ stata: adoriamo la tua idea!
 
Alla fine sono volato a Tokyo a maggio, per 10 giorni. Ho potuto incontrare Koji Yakusho, un attore col quale sognavo di lavorare, che avevo sempre ammirato. Ho visto diversi posti, tutti a Shibuya, un quartiere che adoro. Quei bagni erano troppo belli per essere veri.
Ma non era di loro che avrebbe parlato il film. Questo avrebbe potuto diventare un film solo se fossimo riusciti a dar vita a un addetto alle pulizie unico, un personaggio realmente credibile e reale.
Solo la sua storia avrebbe avuto importanza, e solo se fosse valsa la pena guardare la sua vita, avrebbe potuto portare avanti il film, e quei luoghi, e tutte le idee ad essi legate, come ad esempio il forte senso del “bene comune” giapponese, il rispetto reciproco per la citta’ e gli altri, che rendono la vita pubblica in Giappone cosi’ diversa dal nostro mondo.
 
Non avrei mai potuto scriverlo da solo. Ma ho potuto contare su Takuma Takasaki, un ottimo sparring partner e co-sceneggiatore. Abbiamo scavato in profondita’ per trovare il nostro uomo…”

 

Come sempre spazio finale al trailer ufficiale !!

 


 

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