Il principe riluttante di un mondo vuoto e ridicolo

Iddu – L’ultimo padrino” era in Concorso Ufficiale alla 81a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, ma purtroppo non ha vinto nessun premio.
 
Premio che adesso potrebbe essere tributato dal pubblico in sala per quest’ultima opera di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza (ricordate il loro stupendo “Sicilian Ghost Story” ?)

 

Sicilia, primi anni 2000.
Dopo alcuni anni in prigione per mafia, Catello, politico di lungo corso, ha perso tutto. Quando i Servizi Segreti italiani gli chiedono aiuto per catturare il suo figlioccio Matteo, ultimo grande latitante di mafia in circolazione, Catello coglie l’occasione per rimettersi in gioco. Uomo furbo dalle cento maschere, instancabile illusionista che trasforma verità in menzogna e menzogna in verità, Catello dà vita a un unico quanto improbabile scambio epistolare con il latitante, del cui vuoto emotivo cerca d’approfittare. Un azzardo che con uno dei criminali più ricercati al mondo comporta un certo rischio…

 

Ampio cast con la coppia d’oro Toni Servillo e Elio Germano e poi anche Daniela Marra, Barbora Bobulova, Giuseppe Tantillo, Fausto Russo Alesi, Betti Pedrazzi, Antonia Truppo e Tommaso Ragno.


 

Sentiamo le parole dei due registi nella presentazione ufficiale del film:
 
“Abbiamo iniziato a sviluppare Iddu nel 2020, tre anni prima dell’arresto di Matteo Messina Denaro. Il giorno dell’arresto, 16 gennaio 2023, eravamo già in preproduzione. Ciò che si è venuto a scoprire della sua vita dal momento dell’arresto in poi ha confermato le intuizioni avute negli anni di studio di questa figura, quando per l’opinione pubblica il latitante era un fantasma indecifrabile e si dubitava perfino che fosse ancora in vita.
Le lettere di Matteo Messina Denaro ci avevano aperto infatti uno squarcio sorprendente e inaspettato sull’intimità di questo famoso criminale che sembrava coltivare buone letture, confermate adesso dalla quantità di libri trovati nei suoi ultimi covi, e inclinazioni cinefile.
I cosiddetti ‘pizzini’, attraverso i quali gestiva la sua vita in clandestinità e i suoi affari criminali, trascendevano la loro funzione pratica di comunicazione criminale, mostrando un certo gusto per l’uso del linguaggio e la capacità di modulare il tono e la lingua a seconda dei diversi destinatari.
 
La sceneggiatura di Iddu trae libera ispirazione proprio dai suoi pizzini e in particolare dal carteggio del 2004 tra il latitante e l’ex sindaco di Castelvetrano e dal contesto, tragico e ridicolo, paradossale e realissimo – che quelle lettere dischiudono.
Matteo è il principe riluttante di un mondo vuoto e ridicolo. Lo specchio nel quale un popolo si riflette. Quello specchio rimanda però solo il gran vuoto dentro il quale un popolo sguazza credendo che sia un gran mare baciato dal sole e dagli Dei.

 

Iddu è il capitolo finale della nostra trilogia, iniziata con Salvo e proseguita con Sicilian Ghost Story. Un’esplorazione tematica, articolata in tre film di tre generi cinematografici, che rielabora il senso e i sentimenti generati dalla nostra esperienza di vita in Sicilia negli anni ’80 e ’90, anni del dominio claustrofobico della mafia e delle conseguenze antropologiche e sociali di questo dominio nel presente.”

 

A questo punto godiamoci (si fa per dire) il trailer ufficiale !!

 


 

Questa voce e' stata pubblicata in Di tutto un po' e contrassegnata con .

Lascia un Commento