“Emilia Perez” è il nuovo magnifico film di Jacques Audiard (“Un sapore di ruggine e ossa“, “Parigi, 13Arr.” per citare i più recenti), opera che al momento è il favorito a vincere tutti i premi possibili come film straniero, una commedia, un musical, un poliziesco o tutti e tre assieme ?
E per iniziare a Cannes 2024 ha vinto due premi, Prix d’interprétation féminine per tutto il cast e il Premio della giuria.
Manitas del Monte, feroce barone di un potente cartello messicano, ha deciso di cambiare radicalmente vita. Cresciuto in un contesto machista, patriarcale e criminale, ha soffocato per anni il suo essere profondo. Ma non è mai troppo tardi per diventare donna. Per realizzare il suo più grande desiderio, fa rapire Rita Moro Castro, giovane avvocato brillante al servizio di un grosso studio legale, più interessato a fare assolvere criminali che a servire la giustizia.
Manitas recruta Rita per gestire transizione e futuro: simulare la sua morte con moglie e figli e ricominciare altrove. Poi Manitas diventa Emilia ma il passato fatica a passare come i rimorsi. Rientrata in Messico, cinque anni dopo, decide di riprendersi la sua famiglia e di restituire al suo Paese i corpi dei suoi martiri. Ma una questione di cuore tuonerà tempesta.
Su tutti spiccano Zoe Saldana e Selena Gomez e poi anche Edgar Ramirez, Karla Sofía Gascón e Adriana Paz.
Sentiamo le parole del regista parigino su questo suo fortunato film:
“Sei anni fa ho letto il romanzo Écoute di Boris Razon. A metà del libro, arriva uno spacciatore transgender che vuole sottoporsi a un intervento chirurgico. Dato che nei capitoli successivi il personaggio non era molto sviluppato, ho deciso di iniziare la mia storia con lui.
Durante il primo lockdown, ho buttato giù una prima bozza e mi sono reso conto che era più simile a un libretto d’opera che a una sceneggiatura cinematografica: era suddiviso in atti, c’erano poche scenografie, i personaggi erano archetipici…
Tutto è cambiato quando ho iniziato a cambiare i personaggi del romanzo. Nel libro l’avvocato era un uomo, un tipo stanco e disincantato, uno che non ha più niente da perdere. Io l’ho trasformato in una donna, anche lei avvocato ma giovane, ambiziosa, spregiudicata, cinica e pure nera, visto che a interpretarla è Zoe Saldaña. Insomma, un personaggio con un enorme potenziale di sviluppo che, come Emilia, avrebbe potuto spaziare tra generi diversi: film noir, melodramma, commedia di maniera, musical, telenovela…
È fondamentalmente una storia di redenzione: cambiare sesso ti aiuta a vedere la violenza maschile sotto una luce diversa? Onestamente non credo. Magari il personaggio di Emilia ci crede davvero, ma resta comunque invischiato nella violenza. È il percorso che la porta ad allontanarsi da questo ciclo di violenza che è virtuoso in sé. Alla fine, che si perda la vita o si sopravviva, si è imparato qualcosa lungo la strada.
Ho incontrato Selena Gomez una mattina a New York. Me la ricordavo in “Spring Breakers – Una vacanza da sballo” (2013) di Harmony Korine, ma non sapevo quasi nulla di lei. In dieci minuti ho capito che sarebbe stata perfetta. Gliel’ho detto, ma non mi ha creduto. Quando l’abbiamo chiamata un anno dopo per dirle che avevamo avuto l’ok per il film, pensava che mi fossi dimenticato di lei!
Zoe Saldaña invece aveva tutte le carte in regola: sapeva cantare e ballare come richiedeva il ruolo da protagonista e poi come attrice è straordinariamente carismatica. Ci teneva molto a fare il film, ma era impegnata. L’abbiamo aspettata per un anno.“
Vediamoci questo trascinante trailer ufficiale !!