Il corpo è realtà

Per molti, ma non per tutti. Come sempre David Cronenberg affronta temi forti e torna al cinema con “The Shrouds – Segreti Sepolti” una pellicola che ripercorre le tematiche cardine della sua filmografia, presentata in anteprima al Festival di Cannes 2024.

 

Rimasto vedovo di Becca da quattro anni, Karsh ha faticosamente trovato il modo di elaborare il lutto, benché in maniera peculiare.
Grazie ai suoi ingenti mezzi finanziari ha fondato una società, GraveTech, che fabbrica sudari speciali, che permettono di riprendere con videocamere i defunti e di farli osservare post mortem ai congiunti attraverso un dispositivo elettronico.
Soprattutto Karsh può così osservare Becca in ogni momento, anche da morta. Così facendo, scopre un’anomalia nelle ossa di Becca, come se queste stessero mutando sottoterra.
Nel frattempo il cimitero GraveTech dove è sepolta Becca subisce un atto di vandalismo e di hacking informatico, apparentemente riconducibile a un gruppo di ecoterroristi islandesi. Maury, cognato di Karsh, e Terry, sua ex moglie e sorella di Becca, identica a lei tranne per carattere e acconciatura, pensano che siano coinvolti servizi segreti russi e cinesi, interessati alle potenzialità strategiche offerte dai sistemi GraveTech.

 

Ottimo cast con Vincent Cassel, Diane Kruger, Guy Pearce, Sandrine Holt e Al Sapienza.


 

Queste le parole del regista canadese in una recente intervista:
 
“Ho scritto questo film mentre affrontavo il dolore per la perdita di mia moglie, scomparsa sette anni fa. Per me è stata un’esplorazione, perché non si trattava solo di un esercizio tecnico, ma anche di un esercizio emotivo.

 

In un certo senso, i sudari che il mio protagonista ha inventato sono dispositivi cinematografici. Creano un proprio cinema: un cinema postmorte, un cinema della decadenza. Prima di scrivere la sceneggiatura, ero consapevole che i sudari avessero un aspetto cinematografico, creando una sorta di strano “cinema della tomba”, un “cinema del cimitero”. In The Shrouds, si suggerisce che Karsh comprenda che nella sua creazione è coinvolta una tecnologia cinematografica, qualcosa di ricco e complesso.

 

Se sei una persona religiosa, probabilmente credi in un aldilà. Se invece sei ateo, come Karsh e me, quella relazione può continuare, ma in un contesto più realistico, in un modo più biologico; è un’altra forma di relazione. Come dice Karsh, non può sopportare l’idea di non sapere veramente cosa stia accadendo al corpo di sua moglie. Quella relazione continua, ma non attraverso uno scambio di parole o una conversazione. È certamente perversa, morbosa, grottesca, ma per qualcuno che sta affrontando un lutto come il suo, in realtà non lo è.
Anzi, è piuttosto salutare, un modo per uscire dalla disperazione, dal dolore. Karsh ha letteralmente puntato su questo: ha investito molto denaro ed energia in questo cimitero tecnologico. Ma in fondo tutto si riduce al corpo, come in molti dei miei film; “il corpo è realtà”, e se accetti questo, il corpo di una persona morta continua a essere una sorta di realtà, ed è lì che vive Karsh.
 
Le persone hanno paura dei cambiamenti, ma ogni giorno guardo le persone attraverso delle lenti di plastica che mi sono state impiantate chirurgicamente, e ti sto ascoltando grazie a strumenti acustici che sono computer estremamente potenti.
La mia carriera di regista sarebbe finita molto tempo fa senza queste protesi altamente sofisticate. Quindi, in un certo senso, sono bionico da un po’ di tempo ormai, e per questo non ho paura, ma piuttosto ammirazione per la tecnologia moderna. Ovviamente, tralasciando tutte le riflessioni che si possono fare sul capitalismo e su come possa trarre vantaggio da queste innovazioni. I miei film sono, in un certo senso, opere di fantascienza, chiaramente, ma soprattutto pongono attenzione alla tecnologia come espressione della creatività umana.”

 

Questo è il trailer ufficiale !!

 


 

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