Un Eden che diventa un inferno

Eden” è il nuovo atteso film di Ron Howard, tre anni dopo il suo poco fortunato “Tredici vite”, presentato in anteprima al Toronto International Film Festival.

 

La crisi del 1929 ha provocato una generale sfiducia nel sistema capitalistico, che ha avuto conseguenze anche in Europa, e in particolare in Germania, dove il tracollo economico ha fornito terreno fertile all’ascesa del nazismo. In questo contesto, il medico e filosofo tedesco Friedrich Ritter diventa una celebrità per aver abbandonato la civiltà ed essersi trasferito in un luogo disabitato della Galapagos, l’isola di Floreana, insieme a Dore Strauch, sua discepola e amante.
Il suo esempio e la sua scelta controcorrente motivano poi il vedovo e veterano di guerra Hienz Wittmer, nel 1932, a fare altrettanto, in compagnia del figlio e della seconda e giovanissima moglie, Margret. Tutt’altro che entusiasti dell’idea di condividere il loro rifugio, i Ritter inizialmente prendono le distanze dai Wittmer ma le due coppie trovano comunque il modo, dopo un po’ di tempo, di non darsi fastidio a vicenda. Le cose cambiano, però, quando a Floreana sbarca Eloise Wagner de Bousquet, presunta baronessa, con al seguito un paio di amanti-schiavi, e il proposito di costruire un resort di lusso e impossessarsi così dell’isola.

 

Grande cast con Jude Law, Ana de Armas, Sydney Sweeney, Vanessa Kirby e Toby Wallace.


 

Sentiamo la bella recensione del nostro inviato Maurizio Nicolai:
 
“Un EDEN che diventa un inferno come la vita vera a volte si palesa.. le premesse di questa storia suggeriscono parallelismi tra l’attualità politica e le vicende degli anni 30/40. Non solo i tempi della Storia sembrano offrirsi nella peggiore prospettiva ma anche l’umanità costituita da pochi soggetti appare protagonista delle solite bassezze che definirei bibliche.
 
Idealismo, urgenze di vita, follie imprenditoriali fanno da legame e scontro in un survival-thriller, che se non traesse origine da vite vissute, potrebbe lasciarci una speranza in più. I personaggi, soprattutto quelli femminili, sono convincenti pur con qualche esagerazione, le musiche, in un ambiente primordiale, sostengono siparietti e tensione.
 
Non sarà certo un capolavoro ma comunque curioso e inquietante.”

 

E questo è il trailer ufficiale !!

 

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