Tutto quello che avreste voluto sapere sul Festival di Venezia (e non avete osato chiedere)

Se non sapete dove passare le vostre ferie di inizio settembre e dal 2 al 12 settembre siete in Veneto, possiamo consigliarvi una meta molto interessante anche se la troverete molto molto affollata !!

 

Parliamo ovviamente del Festival del Cinema di Venezia, che quest’anno raggiunge la 72a edizione e che si terrà nelle date indicate sopra.


 

Una rassegna che seguiremo come sempre con i nostri articoli e che poi ritroveremo a Milano con la selezione delle pellicole piu’ interessanti (o comunque quelle per le quali AGIS e’ riuscita ad avere i diritti).

 

Questa edizione vede la scelta del direttore Alberto Barbera e di Paolo Baratta (presidente della Biennale) di sfidare apertamente il sempre più popolare “Toronto International Film Festival” che viene organizzato piu’ o meno nelle stesse date (10/20 settembre) e che a livello di mercato internazionale e’ ormai uno dei festival di riferimento. La tradizione di Venezia contro la modernità di Toronto.

 

Quest’anno la giuria e’ presieduta dal regista messicano Alfonso Cuarón, che proprio due anni fa inauguro’ la mostra con il suo film Gravity, vincitore poi di sette Oscar (tra i quali anche quello per la miglior regia). Nella giuria anche i registi Pawel Pawlikowski, Francesco Munzi, Nuri Bilge Ceylan e Hou Hsiao-hsien.

 

Parliamo pero’ della cosa piu’ importante della mostra, ovvero i film che mercoledi’ scorso sono stati resi noti in conferenza stampa

 

Ben quattro saranno i film italiani in concorso. Per prima la nuova opera del maestro Marco Bellocchio, “Sangue del mio sangue“. Al centro del racconto, in un’atmosfera a metà tra storico e fantastico, Alba Rohrwacher nei panni di un’ambigua nobildonna del diciassettesimo scolo, divenuta suora e poi amante, prima del giovane militare Federico, e poi del suo gemello prete.

 


 

Poi “L’attesa” dell’esordiente siciliano Piero Messina, cronaca della convivenza, in totale isolamento, in una villa dell’entroterra siciliano, di due donne, Juliette Binoche e Lou de Laage, che aspettano Giuseppe, figlio della prima, fidanzato della seconda: «La loro attesa si trasforma, giorno dopo giorno, in un misterioso atto di amore e di volontà».
Da segnalare anche “A Bigger Splash“, regia di Luca Guadagnino, remake, molto riveduto e molto corretto, della “Piscina” con Alain Delon e Romy Schneider con un cast importante come Ralph Fiennes, Tilda Swinton e l’eroina di 50 sfumature di grigio Dakota Johnson e ultimo rappresentante italico “Per amor vostro” di Giusepe Gaudino

 

Sugli altri film in concorso (la lista completa la trovate qua) segnaliamo “The Danish Girl” di Tom Hooper, con Eddie Redmayne nei panni di uno dei primi uomini della storia a cambiare sesso, “Remember” di Atom Egoyan sul dramma dell’Olocausto, “Beasts of No Nation” di Kary Fukunaga su un giovane africano costretto a diventare un mercenario, con Idris Elba, il film d’animazione di Charlie Kaufman “Anomalisa“, “Il clan” di Pablo Trapero, “Rabin, The Last Day” di Amos Gitai e “Francofonia” di Alexandre Sokurov ambientato nel Louvre e centrato sui rapporti tra arte e guerra.

 

Fuori concorso da non perdere invece “Black Mass” tratto da l libro di Dick Lehr e Gerard O’Neill, diretto da Scott Cooper, e interpretato da Johnny Depp, nei panni del gangster «Whitey Bulger», poi diventato informatore dell’Fbi,e il cortometraggio “The Audition” di Martin Scorsese, con Robert De Niro e Leonardo DiCaprio.

 


 

La madrina del festival sarà Elisa Sednaoui che ha già fatto mettere tra parentesi il suo passato di top model, debuttando nella regia con un documentario ancora inedito, “Image Of a Woman”, e dedicandosi alla fondazione che porta il suo nome e si occupa di promuovere l’educazione dei giovani residenti nelle aree dell’Egitto più rurale.

 

Il Leone d’Oro alla carriera sarà consegnato al regista francese Bertrand Tavernier che vinse nel 1986 il premio Pasinetti con “Round Midnight – A mezzanotte circa”, per poi tornare alla Mostra nel 1992 con “L.627″. Per la sezione “Venezia Classici”, Tavernier selezionerà alcuni titoli rari, dimenticati o sottovalutati, che presenterà prima della proiezione, in veste di Guest Director della sezione stessa.

 

Everest” di Baltasar Kormákur, presentato fuori Concorso, aprirà invece il festival in anteprima mondiale il 2 settembre nella Sala Grande (Palazzo del Cinema) del Lido. Protagonisti Jason Clarke, Josh Brolin, John Hawkes, Robin Wright, Michael Kelly, Sam Worthington, Keira Knightley, Emily Watson e Jake Gyllenhaal, con William Nicholson (Il gladiatore) e il premio oscar Simon Beaufoy (The Millionaire) alla sceneggiatura.

 

Il poster della mostra e’ sempre di Simone Massi e omaggia un’icona del cinema d’autore degli Anni Ottanta, come Nastassja Kinski raffigurata da una scena di “Paris, Texas” di Wim Wenders.
Per la verità la rassomiglianza non e’ proprio evidente e il poster ha ricevuto molto critiche, soprattutto se paragonato a quello di Cannes, che anche per noi e’ davvero di un livello superiore.

 

In attesa dell’inizio del Festival potete leggere gli articoli della nostra inviata speciale Cristina Ruggieri che ha realizzato durante la mostra del 2014 !!
 

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