L’insostenibile leggerezza del potere

Il suo precedente film “Viva la libertà” (sempre con Toni Servillo) è stato uno dei film più belli del 2013 e ha avuto il plauso sia della critica che del pubblico.

 

Ora le ambizioni del regista siciliano aumentano, cosi’ pure l’importanza del cast e noi attendiamo, lo ammettiamo anche con un po di timore, di vedere la sua ultima fatica alla prova della sala !!

Le confessioni“, prodotto da Bibi Film e Barbary Films con Rai Cinema, uscirà nelle sale il 21 aprile distribuito da 01 Distribution.


 

Siamo in Germania, in un albergo di lusso dove sta per riunirsi un G8 dei ministri dell’economia pronto ad adottare una manovra segreta che avrà conseguenze molto pesanti per alcuni paesi. Con gli uomini di governo, ci sono anche il direttore del Fondo Monetario Internazionale, Daniel Roché, e tre ospiti: una celebre scrittrice di libri per bambini, una rockstar, e un monaco italiano, Roberto Salus. Accade però un fatto tragico e inatteso e la riunione deve essere sospesa. In un clima di dubbio e di paura, i ministri e il monaco ingaggiano una sfida sempre più serrata intorno al segreto.

 

Cast immenso con Toni Servillo, Connie Nielsen, Pierfrancesco Favino, Marie-Josée Croze, Moritz Bleibtreu, Daniel Auteuil e Lambert Wilson.

 

Viviana Palacci era presente all’anteprima milanese e quindi lasciamo spazio alle sue parole:
Un quasi giallo, malgrado la citazione verbale hitchcockiana (e quale, se non “Io confesso”?) di rotonda denuncia dello stato di crisi dell’economia e della latitanza di una leadership mondiale capace di cooperazione solidale (anzi!).
Tale denuncia si dispiega lungo tutto il film come un filo d’Arianna tessuto da immagini, frasi apodittiche, citazioni, una canzone come “Walk on the wild side” di Lou Reed che si staglia tra le note della colonna sonora di Nicola Piovani, un’inquietante funzione matematica quando invece – come sottolinea incisivamente il monaco certosino Roberto Salus (Toni Servillo) al cantante rock (Johan Heldenbergh) – se lasciassimo fluire le emozioni evocate dalla musica piuttosto che un fiume di parole inutili, inconcludenti, quanto potremmo essere più efficaci e aderire ai bisogni profondi degli esseri umani.
Potente la sequenza iniziale del film che suggerisce le 50, e più, sfumature di segretezza adottabili a livello individuale, relazionale, collettivo: incede veloce un gruppo di donne musulmane variamente coperte (burqa, niqab, chador, hijab), terminato il quale entra in scena il monaco Salus a testa alta, per solidità interiore, che emerge da una tonaca chiara. Bella, a questo riguardo, anche la sequenza in cui il monaco scopre, indulgente e sorridente, lo spioncino ricavato – dalla serratura di una porta che separa le loro due camere – dalla celebre scrittrice di libri per bambini (Connie Nielsen) che completa il trio di ospiti non politici e/o economisti.
Ecco: bambini, anziani (magari ritiratisi dalla vita attiva ma capaci di una placida, mite, sorridente complicità) e matematici capaci di empatia, quali il monaco, forse possono ancora rappresentare una possibilità di cambiamento in questo malandato mondo, come efficacemente simbolizzato da un cambiamento di nome in chiusura di film e di obiettivo.
Peccato che i vari registri adottati da sceneggiatura e regia non si integrino compiutamente emanando un che di irrisolto, un po’ algido che ci tiene distanti (un po’ abbandonati e isolati come i partecipanti al meeting nelle loro poltrone in vimini da esterno prima della foto di gruppo).”

 

Se siete curiosi ecco il bellissimo (ed evocativo) trailer !!

 


 

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