Pronti per un bel film romantico, con venature dolciastre e malinconiche, per passare un paio di ore emozionanti al cinema ?
Dal 1 settembre arriva al cinema “Io prima di te“, tratto dall’omonimo libro di Jojo Moyes (che ha anche scritto la sceneggiatura), il film di Thea Sharrock (al debutto dopo tanta regia teatrale) con Emilia Clarke, Sam Claflin e Charles Dance.
L’amore arriva sempre quando meno te lo aspetti. E qualche volta ti porta dove non penseresti mai di andare…Louisa “Lou” Clark vive in una tipica cittadina della campagna inglese. Non sa bene cosa fare della sua vita, ha 26 anni e passa da un lavoro all’altro per aiutare la sua famiglia. Il suo inattaccabile buonumore viene pero` messo a dura prova quando si ritrova ad affrontare una nuova sfida lavorativa. Trova infatti lavoro come assistente di Will Traynor, un giovane e ricco banchiere finito sulla sedia a rotelle per un incidente e la cui vita e` cambiata radicalmente in un attimo. Lou gli dimostrera` che la vita vale ancora la pena di essere vissuta.
Mauro Cesaretti ha visto il film in anteprima per Amicinema all’ultimo Giffoni Film Festival:
“Un film commovente che narra la storia di Louisa Clark, meglio conosciuta come Lou, che perde inaspettatamente il proprio lavoro da cameriera. Per garantirsi un reddito inizia da subito a darsi da fare accettando un lavoro come badante di Will Traynor, un uomo che in passato era un ricco banchiere dall’animo avventuriero e che viveva immerso negli agi. In seguito ad un tragico incidente, Will aveva perso la voglia di vivere e tiene tutti a distanza con il suo atteggiamento pungente e prepotente dall’accaduto. Ma a differenza della sua famiglia, Lou si rifiuta di assecondarlo o di sottomettersi ai suoi stati d’animo ed essendo difficile ignorare per Will la sua personalità frizzante e la sua natura semplice di Lou, ben presto entrambi divengono esattamente ciò di cui l’altro ha bisogno.
Come è intuibile dalla storia, si parla di un film d’amore, anche se con un finale un po’ tragico, ma che cerca di affrontare il tema della malattia in maniera non elementare o scontata. L’amore che nasce tra i due è un amore intenso, ma complicato. Intenso di emozioni, lacrime, pianti ed esperienze che li portano ad legarsi nonostante lei abbia già un ragazzo.
Il tema della paralisi e dell’eutanasia, inoltre, viene affrontato con serietà, tanto che nel film vengono raggiunti alti picchi di suspense che angosciano gli stessi spettatori rendendoli sensibili ad una bellezza che si affievolisce di fronte al dolore. Allo stesso tempo, però, le lacrime versate per la drammaticità e l’emotività delle scene sono lacrime per un amore che sembra essere puro, ma sofferto a causa della salute precaria.
Il titolo accenna, invece, un altro tema: il rispetto per le persone. Il rispetto è visibile dall’apparenza servizievole di Lou, che aiuta Will, ma implica anche il fatto che lei viene sottomessa dall’amore per Will e quindi prima di tutto, nell’elenco dell’esigenze e importanze, mette lui (visibile anche dal fatto che rifiuta la vacanza con il suo ragazzo per stare con Will e rafforzare il loro rapporto.
Infine, il film non appare noioso grazie al continuo alternarsi di parti divertenti e drammatiche che conferiscono al film un ritmo particolare che tende a rallentare la fine concedendo un finale narrato dalla voce esterna di Will.
L’unico difetto nella trasposizione del film è non aver raccontato, anche in breve, la fine della prima storia dando così maggior enfasi ai dettagli amorosi con il protagonista. Questo difetto fa apparire un tutt’uno la storia, esaltando solo l’amore, ma facendo perdere lo scema narrativo.”
Pronti con i fazzoletti guardando il trailer italiano ?