E’ in sala da ieri (a Milano al cinema Centrale) “Monte” un film di Amir Naderi con Andrea Sartoretti e Claudia Potenza.
In un passato remoto, in un villaggio semi-abbandonato ai piedi di una montagna vive Agostino con la moglie Nina e il figlio Giovanni. La montagna sovrasta il villaggio e si erge come un muro contro i raggi del sole che non arrivano mai ad illuminare la loro terra, ridotta a pietre e sterpaglia.
Il protagonista Agostino, nonostante tutto gli suggerisca di andarsene, non vuole sottomettersi all’indigenza e decide che il destino della sua famiglia è lì, tra le vette. La sua non è solo caparbietà, ma la certezza che le nostre radici non possono tradirci, che non dobbiamo permettere alla miseria di appropriarsi delle nostre vite e, sostenuti dal nostro spirito, possiamo riportare il sole su ogni destino.
Il film racconta la storia della lotta di quest’uomo e della sua famiglia, la loro sfida quotidiana per fronteggiare la montagna e la sua forza ancestrale per costruire qualcosa di eterno entrando in contatto con un luogo incantato.
Amir Naderi è considerato una delle figure più influenti del nuovo cinema iraniano. Dopo aver ambientato gli ultimi lavori in Iran, Stati Uniti e Giappone, Monte è il primo film che realizza in Italia.
Girato quasi interamente sulle montagne dell’Alto Adige, a oltre 2.500 mt d’altezza sul gruppo montano del Latemar, e in Friuli Venezia Giulia, nei comuni di Erto e Casso e a Sott’Anzas, il progetto ha coinvolto un cast e una troupe interamente italiani.
Monte è un film sulla sfida di vivere in alta quota, condizione in cui sono stati catapultati oltre ai personaggi anche gli attori e tutta la troupe di oltre 75 professionisti che ha lavorato alle riprese. Una cinematografia estrema per un set ambientato in alta montagna, in un paesaggio
incontaminato e in condizioni atmosferiche e logistiche spesso proibitive, dove è stato ricostruito dal nulla un intero villaggio medioevale, grazie al lavoro di Daniele Frabetti e di tutto il reparto della scenografia.
Sentiamo cosa racconta il regista su questo film:
“L’Italia con la sua cultura e la sua storia è una delle nazioni più interessanti al mondo. Sono convinto che più di qualsiasi altro Paese abbia prodotto geni che hanno cambiato il corso della civiltà. Ho voluto tagliare la montagna e portare la luce sul presente di questo luogo. Ecco la ragione per cui ho scelto di girare il mio film qui.
Nei miei film spingo sempre i miei personaggi e le loro ossessioni al limite. Li metto nella condizione di dover fare qualcosa, qualcosa di impossibile, per cambiare le cose. Li metto alla prova per vedere come sopravvivono. Allo stesso tempo metto alla prova me stesso come filmmaker,
in ogni momento, su ogni progetto, dovunque. Il mio personaggio principale, Agostino, è un contadino che prova proprio a fare qualcosa di impossibile e lo rende possibile.
In questi giorni, in giro per il mondo, così tante persone stanno perdendo la speranza per la vita e per il futuro, per molte ragioni. I problemi di mille anni fa, di oggi e di domani, sono sempre gli stessi, e le cose brutte accadono oggi come in passato.
Il mio personaggio, un uomo ordinario – un contadino che viene da mille anni fa – vi mostrerà che tutti abbiamo dei limiti e che le difficoltà della vita fanno parte della nostra quotidianità.
Ma la cosa più importante riguarda quello che una persona vuole fare e perché lo vuole fare. Se credi nei tuoi obiettivi o vuoi fare qualcosa di impossibile, devi pagare per farlo.
Per rendere qualcosa possibile in ogni momento, paga con il tuo cuore, abbi fede e sii paziente. Non mollare finché non ci arrivi. Perché? Perché questo è il dono dell’essere umano: la sfida. In questo risiede il significato del venire al mondo: nel fare qualcosa.
Questa è la ragione per cui ho fatto questo film.”
E finiamo con il trailer italiano !!