Jeff Nichols e’ sicuramente il piu’ bravo dei registi americani nati negli anni ’80 (per la precisizione e’ del 1978) come possono testimoniare i suoi ottimi “Take Shelter (2011)”, “Mud (2012)” e “Midnight Special (2016)”.
“Loving” e’ la sua ultima fatica, presentato a Cannes e Toronto, e racconta la vera storia della coppia di Richard e Mildred Loving, lui bianco e lei nera, divenuti celebri in America negli anni ’50 per il loro coraggio di amarsi senza paura e senza compromessi. Lei è Ruth Negga – candidata all’Oscar come Miglior Attrice Protagonista – lui Joel Edgerton.
Anna Baisi ha visto in anteprima per Amicinema questo film ed ecco la sua recensione:
“I giovani Mildred Jeter e Richard Loving si amano e decidono di sposarsi: niente di più bello e romantico se non fosse che questo sentimento nasce nel ’58 a Central Point un paesino rurale della Virginia e che Richard è un uomo bianco mentre Mildred è una donna di colore.
E’ infatti di un amore interrazziale che ha fatto epoca cambiando le leggi allora in vigore con una vittoria contro l’intolleranza razziale che si parla in “Loving” – ogni amore deve nascere libero – sceneggiato e diretto da Jeff Nichols.
Il razzismo ed il segregazionismo dell’America del Sud di quel periodo considerava l’unione interrazziale un crimine contro la legge e soprattutto un affronto inconciliabile al “sentire” della collettività bianca ed il matrimonio celebrato a Washington D.C. oltre a non essere riconosciuto in Virginia poiché ritenuto un reato porta all’incarcerazione di Mildred e Richard.
La coppia dovrà dichiararsi colpevole e scegliere fra il carcere o l’esilio per venticinque anni fuori dallo Stato della Virginia dove Richard invece aveva già trovato un bel terreno su cui costruire la loro casa in mezzo al verde e mettere radici.
I due sposi si trasferiscono allora a Washington D.C. dove perlomeno possono vivere il loro matrimonio senza essere considerati dei criminali e la loro unione è “sopportata” se non proprio accettata dalla comunità bianca.
Lui lavora come muratore e hanno tre figli insomma costruiscono la loro vita insieme ma non è facile adeguarsi alla città senza spazi verdi e bellezze naturali e il desiderio di ritornare nel luogo natale è sempre presente in loro: la nostalgia della loro terra abbandonata per l’intolleranza altrui si fa sentire.
Le cose cambieranno grazie all’aiuto di un procuratore e di un avvocato di area democratico kennedyana che li aiuteranno pro bono ed anche grazie alla stampa che si interesserà di loro e pubblicherà su Life Magazine la loro storia.
Il loro “caso” sarà portato alla Corte Suprema che il 12 giugno 1967 emetterà una sentenza che legittimerà, rimettendosi al Quattordicesimo Emendamento, le unioni miste in nome dell’uguaglianza e della libertà.
Film molto sobrio e commovente con un taglio fortemente intimistico che descrive i personaggi nella loro grande dignità che esprimono in modo diverso e struggente.
Richard rimane sempre “distante” sia dagli aspetti legali che dalla stampa perché, giustamente peraltro, non riesce a capire o meglio non vuole dare importanza agli altri ma solo a sua moglie che ama profondamente: il resto è per lui ingiustificato e senza interesse.
Mildred invece il grande amore che prova per Richard vuole viverlo in libertà e serenità e vuole cercare di cambiare le cose: è più battagliera, è per una “svolta” sia personale sia per la collettività nera.
Le performance degli attori Ruth Negga e Joel Edgerton sono magnifiche perché riescono a trasmettere l’intensità dei sentimenti dei coniugi Loving (il destino nel nome…) la profonda umanità, l’orgoglio e la fierezza di persone che non hanno rinunciato ad un sogno e ad un sentimento veri e non si sono fatti sopraffare da un mondo ostile: eroi pur nella loro semplicità e mitezza che ci emozionano proprio perché reali, senza enfasi e per questo potenti nella loro vita vissuta con integrità, gioia mista a disperazione.
Tuonano agghiaccianti le parole pronunciate nel film dal giudice Bazile: “Nostro Signore ha creato la razza bianca, nera gialla, malesiana e rossa e le ha messe in continenti diversi. Non esiste alcuna motivazione a favore di tali matrimoni che non vada contro la sua decisione. Il fatto che il Signore Iddio abbia separato le razze dimostra che egli non desiderava che queste ultime si mescolassero fra loro.”
E temo che l’eco di quelle parole riecheggi ancora oggi nella società americana dove il razzismo è onnipresente ed insinuante e ci faccia tristemente sentire quanto poco l’uomo (e l’America è lo specchio del mondo intero) non sia progredito in civiltà e quell’”umanesimo “che molti paladini dei diritti civili hanno promosso e portato avanti sia ancor oggi calpestato dalla retrogratezza di una società che vuole alzare muri anziché abbatterli.
Insomma un film da vedere per una sana riflessione che rigeneri le coscienze e non lasci passare l’insofferenza verso la diversità ma la senta come una ricchezza.”
Loving sarà in sala dal 16 marzo distribuito da Cinema di Valerio De Paolis.
E per terminare in bellezza ecco il trailer italiano di questo film !!