Un’avventura moderna e un’attualissima favola

Tratto dal best seller “L’incredibile viaggio del fachiro che restò chiuso in un armadio Ikea” di Romain Puèrtolas, edito in Italia da Einaudi arriva l’omonimo film diretto dal canadese Ken Scott (“Starbuck – 533 figli e… non saperlo!”, “Affare fatto”).

 

Dopo la morte della madre, l’indiano Aja parte per Parigi sulle tracce del padre mai conosciuto prima, un prestigiatore parigino recatosi in India ad imparare l’arte dei fachiri. Giunto a destinazione, si rifugia in uno store Ikea affascinato da questo strano mondo così distante dalla sua India. Da qui, inizieranno una serie di disavventure che lo porteranno a girare l’Europa e a trovare l’amore della sua vita. Questa è la storia di come un semplice viaggio può diventare straordinario.

 

Nel cast Dhanush, la brava Bérénice Bejo, Erin Moriarty, Barkhad Abdi, Gérard Jugnot, Ben Miller


 

Che ne dite di sentire le parole della nostra inviata Silvia Carinelli ? Ecco la sua recensione:
 
“Un’avventura moderna, anzi, un’attualissima favola: un semplice viaggio alla scoperta dell’”altro mondo”, che si trasforma in straordinaria esperienza per la nuova vita di un giovane indiano; tratto dal bestseller di Puertolas che ne ha anche curato la sceneggiatura.
Aja si ritrova catapultato dal caotico e complicato – ma pur sempre ben conosciuto – panorama casalingo tipico della sua Mumbai, alle ben più complesse situazioni politiche europee, superando con il suo candore situazioni e barriere di ogni tipo… delizioso l’intermezzo del ballo in puro stile Bollywood nel mezzo di un disco romana, ed i vari siparietti del tassista Gustave…
Ken Scott ci fa molto sorridere ed intenerisce, con questo film fra situazioni surreali e fiabesche ed altre fin troppo concrete.
Un film rilassante, dalle “buone intenzioni”, sulla falsariga del delizioso “Parigi a piedi nudi” di Dominique Abel del 2016, che però non disdegna umanissimi sguardi sulla situazione dei migranti, sia in Europa che nei campi profughi in Libia.”

 

E ci sembra interessante sentire anche le parole del regista Ken Scott:
 
“Questa storia e’ come una fiaba. E in realtà, nel corso della riscrittura della sceneggiatura e delle riprese, ho fatto in modo che questa dimensione fosse percepita.
Si tratta inoltre della storia d’iniziazione di un giovane indiano di Mumbai, che non ha mai visto niente al di fuori del modesto quartiere in cui è nato.
I suoi orizzonti si espanderanno nel corso del film ed è stato emozionante esplorare questa evoluzione dal punto di vista cinematografico.
A mio avviso non si tratta di un film politicamente impegnato. Sicuramente si parla di movimenti migratori, ma in una prospettiva umanista più che politica.
Di certo, guardando questi migranti nella loro quotidianità, lo spettatore potrà sentirli più vicini e riflettere sugli aspetti in comune. E se dopo aver visto il film se ne va via con questo stato d’animo, credo che sarà stata una nostra piccola vittoria.”

 

Finiamo come sempre con le immagini di questo piacevole film semi-estivo !!

 


 

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