Piove a dirotto in questa tarda mattinata di fine agosto. Il Vostro Inviato cede alla tentazione di un tranquillo pranzo casalingo con spaghetti alle cozze e prosecco fresco sacrificando il primo film del pomeriggio. C’è anche tempo per un drink sulla terrazza davanti al mare: il cielo plumbeo e le sedie bagnate la trasformano in una momentanea oasi di pace. Il primo film della giornata è Double Vies di Olivier Assayas, uno dei registi cult del Vostro Inviato. Che però in questo caso aveva confuso il titolo inglese del film (non fiction) con l’indicazione che si trattasse di un documentario.
E’ invece un film di finzione,ambientato nel mondo dell’editoria e del cinema, dove tutto è doppio: c’è la letteratura e c’è la sua rappresentazione digitale, c’è la vita reale e c’è quella raccontata nei romanzi e nelle fiction, e ci sono i rapporti di coppia pubblici e quelli clandestini. Molto belle le discussioni tra l’editore Alain (l’affascinante Guillaume Canet) che ancora crede nella carta e la giovane rampante Laure (Christa Theret, con il vestito bianco nella foto) che invece vede inevitabile la sua scomparsa. Molto divertente e graffiante è il ritratto del romanziere intellettuale di sinistra che sa scrivere solo utilizzando in modo diretto le sue esperienza personali. Significativo anche il personaggio della Binoche, un’attrice teatrale che diventa però famosa interpretando una poliziotta in una serie TV. Assayas osserva, non giudica, fa argomentare l’antico e il moderno con la stessa convinzione. Libri o e-book? Teatro o serie-tv? Giornali o blog? I personaggi fanno le loro scelte. E noi spettatori?
All’uscita piove ma la folla aspetta comunque Lady Gaga e Bradley Cooper che stoicamente sfilano sul tappeto rosso come se la pioggia non fosse reale. Quasi una risposta ad Assayas…Il Vostro Inviato ha però deciso di non vedere il secondo remake di un film già melenso all’origine, e sotto la pioggia abbandona la Mostra per andare a mangiare un boccone all’asciutto. Durante la cena si scatena un acquazzone senza precedenti che per fortuna finisce quasi miracolasamente quando il Vostro Inviato deve ritornare in Sala Grande per il secondo e ultimo film della giornata: La ballata di Buster Scruggs dei fratelli Coen (a sinistra nella foto). Il film è composto da sei storie ambientate nel west. Sei storie alcune molto divertenti, altre più drammatiche, ma tutte raccontate con la leggerezza delle favole. Racconti che scardinano il mito alla base della cultura americana, da John Wayne a Tarantino: la forza della pistola che difende, conquista, e fa sentire onnipotenti al di sopra della legge. Nelle storie dei Coen invece l’intelligenza, l’acume, la fortuna (ma sarebbe meglio dire il karma) ha la meglio sulla pistola. E anche laddove la pistola ce la fa, la vittoria si tramuta in sconfitta. Bellissimo l’ultimo episodio, una specie di sintesi sull’esistenza, in base ai valori americani. Ricchissimo il cast con Bill Heck (accanto ai Coen nella foto), Tom Waits, Liam Neeson, Brendan Gleeson, quasi nessuno riconoscibile nel film. Il Vostro Inviato da sempre fan di Tom Waits con suo grande disappunto, non è riuscito a riconoscerlo nel film.