Oggi ultimo giorno di proiezioni per la Mostra e per il Vostro Inviato. La mattinata di pioggia ha lasciato il posto ad un pallido sole che accoglie i pochi spettatori rimasti al Lido. Fotografi e giornalisti sembrano scomparsi. Tanto che il regista russo Sergei Loznitsa (nella foto), noto soprattutto per il documentario Austerlitz, si ritrova da solo e un po’ spaesato su un tappeto rosso privo di fan. Il Vostro Inviato lo abbandona lì e recupera invece al Pala Biennale il film Soni del regista indiano Ivan Ayr, presentato ieri nella sezione Orizzonti in contemporanea al terribile film australiano che il Vostro Inviato ha commesso l’errore di scegliere.
Soni racconta con la delicatezza della commedia la vita di due poliziotte a Delhi, che si trovano ad affrontare le difficoltà classiche del mestiere aggravate dal loro essere donne. In particolare la Soni del titolo, è tostissima e rischia costantemente provvedimenti discipliniari perchè mette KO i maschi che le mancano di rispetto (il che avviene sempre). Uno sguardo interessante sull’India di oggi, tra modernità, politici corrotti e affermazione femminile. Speriamo qualcuno decida di distribuirlo in Italia.
C’è appena il tempo di raggiungere velocemente la Sala Grande dove è in programmazione l’ultimo film del concorso di quest’anno: si tratta del film giapponese Zan (Killing) del regista Shynia Tsukamoto, che è anche uno degli interpreti del film (il primo a sinistra nella foto). E’ ambientato nel giappone del XIX secolo e racconta la contrapposizione tra un samurai giovane senza padrone che scopriamo essere contro la violenza e incapace di uccidere e un samurai anziano dalla spada invece implacabile. Chi dei due è più adatto a proteggere il mondo contadino che li accoglie? Chi avrà la meglio? Film interessante, di un regista al Vostro Inviato totalmente sconosciuto. E come già nel film di Yimou ieri sera, grandi combattimenti con bastoni e katana. Spettacolari certo, ma il vostro inviato preferisce la contemporaneità del giappone di Kore-Eda. Poi, ignaro che sul tappeto rosso ci sarebbe stato Louis Garrel, il Vostro Inviato abbandona la Mostra per uno spritz in riva al mare, prima del film conclusivo di Roberto Andò, presentato fuori concorso. Commedia arguta e divertente, con l’usuale sottofondo politico cui Andò ci ha abituato. Protagonista ancora una volta una donna, Valeria, interpretata da Micaela Ramazzotti, sceneggiatrice “ombra” di soggetti cinematografici. Questa volta il soggetto però riguarda un fatto realmente accaduto: il furto della natività di Caravaggio da un oratorio di Palermo nel ’69. Sala Grande piena e molti applausi segnano un’ottima chiusura di questa settantacinquesima Mostra.
Il Vostro Inviato ringrazia tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggere le sue cronache e vi lascia con i suoi personalissimi premi. Leone d’oro a Roma di Cuaron, Premio Speciale della Giuria a The Favourite di Lanthimos o a Double Vie di Assayas e Leone d’Argento alla Regia ai Fratelli Coen. Coppa volpi per miglior attore a Mathias Schoenaerts per Frères Ennemis. Coppa Volpi per migliore attrice a Marianna Fontana per Capri Revolution.