And the Oscar goes to….

Anche quest’anno l’industria del cinema americano ha consegnato i suoi ambiti premi.

 

Quelli per i quali tutti fingono indifferenza, ma che sotto sotto rappresentano invece la massima onorificenza per la settima arte (ricordate quanto clamore sulla stampa e sulle televisioni per la vittoria di Benigni qualche anno orsono ?).

L’edizione 2012 ha visto il trionfo di “The artist” che ha battuto “Hugo Cabret” (stesso numero di premi, ma il film di Scorsese ha vinto pero’ solo premi tecnici).

Come italiani possiamo festeggiare invece per la vittoria di Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo per la scenografia in Hugo Cabret.

Questi i premi principali assegnati (l’elenco completo su questa pagina):

Miglior Film: “The Artist”
Miglior Regia: “The Artist” Michel Hazanavicius
Miglior Attore Protagonista: Jean Dujardin in “The Artist”
Miglior Attore non Protagonista: Christopher Plummer in “Beginners”
Miglior Attrice Protagonista: Meryl Streep in “The Iron Lady”
Miglior Attrice non Protagonista: Octavia Spencer in “The Help”
Miglior film straniero: “A Separation” (Asghar Farhadi, Iran)
Miglior film d’animazione: “Rango” di Gore Verbinski
Miglior sceneggiatura non originale: Paradiso Amaro
Miglior sceneggiatura originale: Midnight in Paris
Canzone: “Man or Muppet” from “The Muppets” musica e testo di Bret McKenzie

 

Lasciamo spazio ai vostri commenti, cosa ne pensate, siete d’accordo con il trionfo del film di Michel Hazanavicius oppure avreste preferito qualche altro film/attore/regista sollevare la preziosa statuetta ?

Questa voce e' stata pubblicata in News.
  1. Manuela Geri scrive:

    SIamo tutti felici per l’Oscar a Una Separazione ma …qualcuno di noi ha avuto modo di vedere gli altri film stranieri in concorso?

    • Stefano Chiesa scrive:

      “Una separazione” e’ l’unico film della cinquina dei candidati ad essere stato proiettato da noi…

  2. Cristina Bellosio scrive:

    …e tra i vari premi mi rallegra anche quello assegnato all’autore della colonna sonora di The Artist…Ludovic Bource, valore aggiunto del film !

  3. Cristina Ruggieri scrive:

    Anch’io sono felice per le vittorie di “The Artist”, un film che ho amato moltissimo. Tra l’altro, a differenza di molte pellicole italiane e americane, mostra finalmente una donna vincente, ma non odiosa. Anzi una che fa di tutto per salvare l’uomo di cui è innamorata. Una principessa azzurra insomma e finalmente!
    Trovo bravissima la Streep, ma mi dispiace che il premio per attrice non protagonista non sia andato a Bérénice Bejo, che è brava quanto Dujardin nel recitare alla maniera di una diva del muto.
    Sono anche contenta per la miglior sceneggiatura a Woody Allen: Midnight in Paris con la sua presa in giro degli stereotipi americani su Parigi mi è piaciuto moltissimo.
    Mi dispiace invece per Malick. Penso che il suo coraggio avrebbe meritato qualche premio. Del resto l’Oscar tende a non premiare mai l’eccentricità. E per questo Malick è in buona compagnia. 2001 Odissea nello Spazio ha vinto solo l’Oscar per gli effetti speciali, e Blade runner nemmeno quello!

  4. Silvia Serra scrive:

    Purtroppo non ho (ancora) visto The Artist e The Iron Lady, per cui mi astengo dal commentare su questi due film. Sono invece a mia volta contentissima per il premio ad Una separazione, uno splendido film che ci apre gli occhi su realtà rispetto alle quali abbiamo visioni probabilmente un po’ falsate, ed anche per il premio alla scenografia alla coppia Ferretti/Lo Schiavo , che hacostruito per Hugo Cabrett un mondo veramente magico.

  5. Annafranca Geusa scrive:

    Non sono stata molto entusiasta di “The Artist” per cui non condivido appieno la scelta dell’Academy: ok per Dujardin e regia ma miglior film proprio no.
    Idem per la scelta dell’attrice protagonista…un pò scontatina la scelta della Streep, forse sarebbe stato opportuno guardare oltre il trucco perfetto e vedere quanta troppa Meryl Streep è rimasta in questa Thatcher.
    Mi spiace aver perso “Una separazione”, rimedierò! Tutti meritati invece gli Oscar alla tecnica di “Hugo Cabret” ma avrei premiato anche la poesia e la magia del, per me, miglior film.

    • Marta Erba scrive:

      Invece secondo me la Streep è stata bravissima a impersonare la thatcher proprio perché si è letteralmente trasformata in lei, al di là del trucco (perfetto, infatti si è aggiudicato l’oscar). Non penso affatto che fosse scontato questo premio, visto che in fondo ne aveva vinti già due, e magari qualcuno avrebbe voluto premiare qualche altra attrice. Il fatto è che non è la solita ottima interpretazione di Meryl Streep: è ancora superiore alle sue precedenti (per chi non è convinto consiglio la visione del film in lingua originale). Quindi trovo il premio giusto e più che meritato.

      • Cristina Ruggieri scrive:

        Sono d’accordo con Marta. Anche perchè, a leggere i commenti inglesi, la Streep ha completamente trasformato la sua voce e il suo modo di parlare per impersonare quello della Thatcher. Eppoi, al di là della voce, la postura, i movimenti, l’attegiamento di Margareth anziana e malata erano assolutamente credibili. Al punto, in certi momenti, da dimenticare che si stava guardando una fiction.

      • Annafranca Geusa scrive:

        Sebbene mi sia mancata molto questa componente, è poco probabile che il mio giudizio risenta del fatto di non averlo visto in versione originale; avevo apprezzato a caldo l’interpretazione della Streep ma mi aveva comunque lasciato un vago senso di incompletezza che ho compreso successivamente: l’aspetto altero della Streep falsa il personaggio un pò mascolino della Thatcher. Dettagli, ma rilevanti quando una grande attrice interpreta un personaggio con alcuni aspetti caratteristici. Per questo avrei premiato Glenn Close e il suo mascheramento meglio riuscito dell’algido Albert Nobbs.

  6. Stefano Chiesa scrive:

    Anche io gioisco per la vittoria del film di Asghar Farhadi che per me avrebbe benissimo potuto concorrere per il premio principale visto che e’ un film straordinariamente bello e profondo.
    Anche Tilda Swinton avrebbe meritato una nomination e magari anche la vittoria per non far premiare sempre la Streep che e’ mostruosamente brava, ma ormai in saccoccia ne ha perfino troppi di Oscar (avrà spazio per conservarli ?).
    Personalmente poi sono molto curioso di vedere se recupereranno al cinema “Beginners” che ha fruttato a Christopher Plummer il premio come miglior attore non protagonista. Per ora ignobilmente e’ stato distribuito solo in DVD.

  7. Davide Righini scrive:

    Perfettamente d’accordo con Cristina…se per “The artist ” poteva essere ipotizzabile un successo data l’attenzione mostrata da Hollywood durante i Golden Globe, mi stupisce positivamente che sia piaciuto un film come “Una separazione” (film che, vedo, non ha incantato solo me). La Streep ha avuto un altro riconoscimento personale (difficile contestarne la legittimità anche solo alla luce della carriera) a prescindere dal film che è servito solo da cornice alla sua interpretazione; qualsiasi vincitrice come “attrice non protagonista” fosse uscita dal film corale “The Help” sarebbe stata – a mio parere – ben accetta…Anche sul film di Scorsese, che ha portato ancora gloria all’Italia, è difficile dire qualcosa contro…così come – clap..clap Cristina – la giusta “punizione” per “The tree of life” , film formalmente bellissimo ma molto presuntuoso…esiste anche il diritto degli gli spettatori di non essere costretti a sorbirsi tre ore di elucubrazioni solipsistiche del regista che di lavoro fa il professore di filosofia…Spero che essere più o meno d’accordo con l’Academy non sia un segno di invecchiamento precoce :-)

  8. Marta Erba scrive:

    Anch’io quest’anno sono paticolarmente contenta, meritatissimi tutti i premi di The artist e l’oscar alla Streep. L’unico che non condivido è la miglior sceneggiatura originale a Midnight in Paris, film che io ho trovato piuttosto banale. Per me quel premio doveva andare a Una separazione.

  9. Cristina Bellosio scrive:

    Commento a caldo su questa tornata di premi assegnati durante la serata degli Oscar…sono contenta del trionfo di premi di The Artist e della vittoria italiana di Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo per la bellissima scenografia di Hugo. Felicissima anche per il premio assegnato al film iraniano “Una separazione”, che abbiamo avuto modo di apprezzare ampiamente in una delle nostre uscite cinematografiche autunnali. Ed infine, non posso che esternare la mia gioia per aver notato che il film “A tree of Life” ( da me considerato uno tra i peggiori della stagione 2011) non è riuscito a vincere alcun premio…

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