“Sofia” di Meryem Benm Barek, premio migliore sceneggiatura di “Un Certain Regard” al Festival di Cannes 2018, opera prima al femminile che ha collezionato numerosi premi in giro per il mondo, arriva nelle sale cinematografiche italiane a partire da questo giovedi’ 14 marzo grazie a Cineclub Internazionale Distribuzione.
Ed e’ un film che vi consigliamo di non perdere assolutamente.
Sofia, durante un pranzo, ha violenti crampi allo stomaco. La cugina Lena, una studentessa di medicina, decide di visitarla ma proprio in quel momento a Sofia si rompono le acque. Nessuno sapeva della sua gravidanza e, usando come scusa la necessità di recarsi in farmacia, Lena prende l’iniziativa di portare Sofia all’ospedale per partorire. Con l’arrivo del bambino, le due cugine si mettono alla ricerca del padre del bimbo.
Sentiamo la recensione di Elisabetta LaMonica che ha visto in anteprima questo film:
“Opera prima della regista marocchina, cresciuta in Belgio Meryem Benm’Barek, Sofia è la protagonista di una vicenda che mette a nudo le contraddizioni di una legge mussulmana che vieta i rapporti sessuali al di fuori del matrimonio. Sofia (Maha Alemi), incinta, nasconde la sua gravidanza.
Ma una sera a cena a Casablanca, in un agiato quartiere della città, a casa della cugina Lena (Sarah Perles), le si rompono le acque e non può più impedire l’inevitabile. Grazie alla complicità di Lena, che è medico, viene accompagnata a partorire, rigorosamente di nascosto dai genitori e dalla legge! Viene alla luce una bambina e da subito comincia la caccia al padre, sebbene Sofia sia evidentemente provata dal dolore e dalla prostrazione. Si ricorda di Omar che era stato gentile un giorno con lei ed irrompe in casa sua.
Non trovandolo ritornerà il giorno dopo in compagnia dei genitori e della zia che a quel punto hanno scoperto tutto e, carichi di rabbia e vergogna, affrontano l’onta e varcano la soglia della casa di Omar, a Derb Sultan, un quartiere malfamato della città, per far legittimare l’accaduto e trovare un famigerato accordo. Sofia alla fine si rivela un buon partito per Omar che ha perso da poco il padre e porta avanti le sorti della famiglia.
C’è qui tutta la voglia di denuncia della regista che rende i due ragazzi strumento della volontà dai genitori, come colpevoli senza appello. Non solo, ma quando interrogata dal giudice che verifica la veridicità dei fatti, Sofia confessa la sua volontà, è messa in prigione, fino a quando Omar, anche lui nelle stesse condizioni non accetta di essere il legittimo genitore e sposa Sofia. C’è una forza occulta che muove le volontà dei ragazzi, è la forza del potere che dà ragione sempre ed inesorabilmente ai più forti. Si perché, dietro quello che sembrerebbe un lieto fine, c’è il non detto a far ricordare che nulla è come sembra e che una tragedia consumata a volte è soltanto un male minore.
In un mondo dominato da repressione e paura delle conseguenze, le convenzioni sociali tessono trame dalle quali non ci si libera e, come urla silenti, le verità si fingono. E’ un film rabbioso, e la tensione emotiva è sempre alta. Molto ricercato nelle ambientazioni e con una fotografia che evidenzia la cura dei luoghi e delle persone, quasi a rimarcare il binomio realtà – apparenza.”
Finiamo con il trailer ufficiale !!