Pedro Almodóvar racconta Pedro Almodóvar

Il Festival di Cannes e’ quasi una seconda casa per Pedro Almodovar, con “Tutto su mia madre” vinse il premio per la migliore regia, e’ stato presidente della Giuria nel 2017 e il suo precedente film “Julieta” era in concorso nel 2016.
 
Adesso il regista castillano e’ nuovamente in concorso con questo “Dolor Y Gloria” film che in Spagna ha incassato un milione 200 mila euro nei primi giorni dell’uscita (lo scorso 22 marzo) diventando il migliore debutto in sala spagnolo dall’inizio del 2019.

 

Dolor y Gloria racconta una serie di ricongiungimenti di Salvador Mallo, un regista cinematografico oramai sul viale del tramonto. Alcuni sono fisici, altri ricordati: la sua infanzia negli anni ‘60 quando emigrò con i suoi genitori a Paterna, un comune situato nella provincia di Valencia, in cerca di fortuna; il primo desiderio; il suo primo amore da adulto nella Madrid degli anni ‘80; il dolore della rottura di questo amore quando era ancora vivo e palpitante; la scrittura come unica terapia per dimenticare l’indimenticabile; la precoce scoperta del cinema ed il senso del vuoto, l’incommensurabile vuoto causato dall’impossibilità di continuare a girare film.

 

Nel cast i suoi fidati Antonio Banderas, Penélope Cruz e Cecilia Roth.


 

Sentiamo le recenti parole di Almodovar in un intervista su un giornale spagnolo:
 
“Tutti i miei film mi rappresentano, e questo di certo mi rappresenta di più, ma è anche vero che, pur iniziando a scrivere sulla base di qualcosa che conosci bene, poi il racconto trova la strada per convertirsi in finzione.
C’e’ anche la solitudine, perché se non rispondi più al telefono e non telefoni più in due anni tutti si sono dimenticati di te.
Parlo anche del momento di massima vitalità degli anni Ottanta quando la Spagna celebrava la democrazia e la libertà.
E quando ogni notte Banderas ed io uscivamo insieme per questo ho scelto lui per questo ruolo.
Avevo qualche alternativa in testa, ma sapevo che nessuno avrebbe potuto interpretarlo come lui.
Perché molte delle cose che racconta questo film lui le ha vissute al mio fianco”.

 

Dolor y Gloria parla della creazione artistica, della difficoltà di separarla dalla propria vita e dalle passioni che le danno significato e speranza. Nel recupero del suo passato il protagonista sente l’urgente necessità di narrarlo, e in quel bisogno, trova anche la sua salvezza.

 

Vi ricordiamo che vedremo questo film mercoledi’ 22 maggio nella terza uscita del mese di Amicinema.

 

Finiamo con il trailer ufficiale !!

 


 

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