Il Festival di Cannes dura ben 10 giorni, ma ogni volta i giorni sembra che passino davvero velocemente… come se, per rimanere in una metafora cinematografica, fossimo davanti ad un cortometraggio piuttosto che un lungometraggio.
E cosi’ anche quest’anno siamo arrivati alla fine, ai saluti e alle premiazioni !!
Sul palco del Palais des Festivals et des Congrès de Cannes, Alejandro Iñarritu ha annunciato il vincitore di questo 72o festival che e’ stato di qualità molto alta con tantissimi film belli e che speriamo di vedere presto nelle nostre sale (e noi vi terremo sempre aggiornati).
La Palma d’Oro e’ andata al regista sudcoreano Bong Joon-ho con “Parasite“, film molto amato e che i soliti ben informati davano come uno dei possibili vincitori. Di sicuro un film che unisce qualità e fruibilità e in Italia vedremo nella prossima stagione grazie ad Academy Two.
Il Grand Prix e’ andato a sorpresa a “Atlantique” della regista senegalese Mati Diop al suo esordio (e che esordio diremmo !!).
Il Miglior regista invece sono due.. ovvero parliamo dei fratelli Dardenne che hanno vinto questo premio con il loro “Young Ahmed“, che non ha avuto recensioni positivissime, ma e’ piaciuto invece alla giuria.
Il Premio della Giuria e’ andato ex aequo alla coppia “Les Miserables” di Ladj Ly e “Bacurau” di Kleber Mendonca Filho e Juliano Dornelles, due film molto interessanti e che speriamo arrivino anche nel nostro paese.
Celine Sciamma favoritissima alla viglia per “Portrait of a Lady on Fire” alla fine si e’ dovuta accontentare per il Prix du scénario, ovvero il Premio alla Sceneggiatura.
Lo scorso anno il cinema italiano aveva vinto due premi, soprattutto quello per il miglior attore per quale quest’anno tra i possibili vincitori c’era il nostro Pierfrancesco Favino.
E invece, forse come ricompensa per una mancata Palma d’Oro, ha vinto il comunque bravissimo Antonio Banderas per il film “Dolor y Gloria” di Pedro Almodovar.
Sorpresa per il Premio per la migliore interpretazione femminile (Prix d’interprétation féminine) che e’ andato a Beecham per il film “Little Joe” di Jessica Hausner
La seconda rassegna per importanza ovvero “Un Certain Regard” ha incoronato l’ottimo “A vida invisível de Eurídice Gusmão” del regista brasiliano Karim Aïnouz, per la miglior regia Kantemir Balagov per “Dylda” e come miglior interpretazione la nostra Chiara Mastroianni per il divertente “Chambre 212” di Christophe Honoré.
Per la Settimana Internazionale della Critica ha vinto “J’ai perdu mon corps” di Jérémy Clapin, nella Quinzaine des Réalisateurs invece ha trionfato “Alice et le maire” di Nicolas Pariser.
Per finire la Camera D’Oro (migliore opera prima) e’ andato a “Nuestras Madres” del regista guatemalteco Cesar Diaz, il ritratto di una resilienza collettiva, quella delle vittime della dittatura militare guatemalteca
E questo e’ tutto… per il festival appuntamento al 2020 mentre per i film in sala speriamo che presto arrivi “Cannes a Milano” !!