Ferzan Ozpetek di sicuro non e’ scaramantico e non si preoccupera’ certo troppo che “La dea fortuna” sia il suo tredicesimo film.
Dopo due film diversi dalla sua solita produzione (“Rosso Istanbul” e “Napoli velata“) ritorna ai suoi temi preferiti e ai film corali e siamo certi che sarà come sempre un film da non perdere !
Arturo (Stefano Accorsi) e Alessandro (Edoardo Leo) sono una coppia da più di quindici anni.
Nonostante la passione e l’amore si siano trasformati in un affetto importante, la loro relazione è in crisi da tempo.
L’improvviso arrivo nelle loro vite di due bambini lasciatigli in custodia per qualche giorno da Annamaria (Jasmine Trinca), la migliore amica di Alessandro, potrebbe però dare un’insperata svolta alla loro stanca routine.
La soluzione sarà un gesto folle.
Ma d’altronde l’amore è uno stato di piacevole follia.
Cast completo con Edoardo Leo, Stefano Accorsi, Jasmine Trinca, Serra Yilmaz e Cristian Di Sante.
Che ne dite di leggerci la recensione della nostra inviata Anna Baisi ?
““Il Santuario della Fortuna Primigenia è un complesso sacro dedicato alla Dea Fortuna della città di Praeneste, ora Palestrina. Il Museo che vi è collegato è una delle mete archeologiche e culturali che mi son più care da molti anni. La Dea Fortuna accendeva un fuoco che potevano vedere anche le navi dal mare e consentiva quindi anche un approdo. Ma non è, come molti pensano, riferita solo alla “buona sorte”. E’ fondamentale il modo in cui ognuno di noi reagisce al Caso e alla Fortuna. Siamo noi che determiniamo se quello che ci succede è positivo o negativo.
C’è chi lo chiama libero arbitrio. A parte l’affetto che ho per quel luogo, mi sembrava perfetto come riflessione di partenza per raccontare una storia d’amore che ancora non avevo mai raccontato.” così il regista di origine turca Ferzan Özpetek parla della genesi del suo tredicesimo lungometraggio “La Dea Fortuna”, film peraltro anche molto personale perché ciò che accade ai protagonisti del film è accaduto anche al regista nel suo privato e quindi il portare sullo schermo questa esperienza è stato un modo per esplorare i dubbi e le emozioni che aveva provato e per darsi delle risposte.
Arturo (Stefano Accorsi) è una persona colta, traduttore e mancato professore, perennemente insoddisfatto per non avere realizzato nessun progetto legato al suo sapere vive nella casa del suo compagno Alessandro (un fantastico Edoardo Leo) che è invece un idraulico e che lavora per mantenere entrambi.
Sono quindici anni che vivono insieme e pur volendosi molto bene, il loro amore ha perso la passione e l’interesse reciproco è scemato: sono apertamente una coppia in crisi ma nessuno dei due vuole affrontare la realtà.
Il Caso che li obbliga ad uscire da quel impasse emozionale ed esistenziale sarà impersonato da Annamaria (Jasmine Trinca), la migliore amica di Alessandro, donna particolare ed inquieta che non riesce a vivere situazioni “regolari” e che, per problemi di salute, si trova costretta a lasciare in custodia alla coppia i suoi due figli Martina (l’aggressiva Sara Ciocca) ed Alessandro (il dolcissimo Edoardo Brandi) avuti da partner diversi con cui non ha voluto creare una propria famiglia forse perché la sua di origine le ha creato dei grossi problemi.
Annamaria quindi è l’elemento di svolta che trasforma la situazione paralizzata della coppia e innesca lo sviluppo successivo degli eventi ma saranno baciati veramente da quella Dea Fortuna che dà il titolo al film?
Come spesso accade nei film di Özpetek commozione e divertimento, dramma e commedia si mescolano e la filastrocca recitata dai bambini “La Dea Fortuna ha un segreto, un trucco magico. Come fai a tenere sempre con te qualcuno a cui vuoi molto bene? Devi guardarlo fisso, rubi la sua immagine, chiudi di scatto gli occhi, li tieni ben chiusi. E lui ti scende fino al cuore e da quel momento quella persona sarà sempre con te.” sembra suggerire di abbandonare rimpianti, paure e tristezze per creare una nuova realtà, non serve lamentarsi dell’avversa fortuna ma si deve credere che ognuno di noi possa e debba determinare il proprio fato.
Dopo due ore, che in questo caso sono decisamente troppe, sorge però il dubbio di assistere ad un film che mette in piazza tutto il possibile: la crisi degli affetti, il falso mito della famiglia borghese, i “coniugi” che si mentono e tengono segrete le loro manchevolezze, la collettività multietnica (formata dagli attori feticcio del regista), la famiglia arcobaleno, i personaggi ora agiografici e santificati come Annamaria o demonizzati come la nonna dei bambini che è davvero una megera che più megera non si può ma sembra più la strega cattiva di una favola che il personaggio di un film e la funzione maieutica dei due bambini appare stucchevole e patinata: un immaginario che resta in superficie senza mai cercare una vera profondità.
Dulcis in fundo, in chiusura di film, la struggente canzone “Luna Diamante”, scritta da Ivano Fossati e cantata da Mina, di forte impatto emotivo.
Un film che senz’altro metterà in difficoltà gli altri titoli “natalizi” perché sa come catturare le emozioni del pubblico ma non so se faccia così bene al cinema.”
Ecco l’atteso trailer del film !!