Quanta fatica sta dietro la realizzazione di un cortometraggio ? Il dover creare, sviluppare e portare a compimento una idea in massimo 5, 10 o 20 minuti a me sembra una impresa eccezionale.
Il dono della sintesi che per forza devono acuire i registi di cortometraggi servirebbe molte volte ai colleghi che si cimentano in produzioni piu’ lunghe: molto spesso vediamo pellicole nelle quali la sceneggiatura si basa su una piccola idea che viene stiracchiata all’inverosimile per coprire tutta la durata del film.
E’ un piacevole cambio di prospettive allora assistere a “Cortinametraggio“, l’edizione 2012 del festival organizzato dalla città di Cortina d’Ampezzo nel quale sono protagonisti cortometraggi da tutta Italia.
La giuria composta composta da Neri Parenti, Cinzia Th Torrini, Enrico Lando, Omar Pedrini e Luca Miniero, ha votato come miglior corto in assoluto, l’opera “Sotto casa” di Alessio Lauria.
La motivazione del premio e’ la seguente “con un originalità di spunto racconta come una banale situazione può influenzare la giornata e anche la vita di un uomo comune. Ha descritto con sintesi e buona fattura l’ansia che pervade i nostri giorni”.
Questo corto e’ disponibile in rete gia’ da qualche mese e vi consigliamo di assaporarlo tutto in un colpo (sono solo 5 minuti) e sorridere di queste situazioni che, magari senza gli efffetti immaginati da Lauria, influenzano ogni giorno la nostra vita.
Il premio per la miglior regia e’ andato invece a “Lei e l’altra” di Massimo Nardari perché “ha saputo concentrare in un corto tutte le componenti tematiche della commedia con utilizzo di stili diversi di regia. Affronta tematiche attuali con amore ed ironia. Una buona direzione degli attori e un efficace ritmo di ripresa”.
Miglior sceneggiatura e premio “Franz Kraler” assegnato a “In fondo a destra” di Valerio Groppa, con la seguente motivazione: “una narrazione poetica che affronta un tema profondo e troppo spesso dimenticato: la solitudine degli anziani. Con dialoghi semplici e personaggi dalle molte sfaccettature ci commuove e ci invita a riflettere sulle derive nascoste del nostro tempo”.