Come purtroppo ben sappiamo i cinema italiani sono chiusi anche in questo inizio di 2021 e per questo la nostra rubrica in queste settimane sarà piu’ striminzita, dedicandosi solo a quello che esce in streaming su VoD o su Netflix.
Non volevamo interromperla visto che qualcosa di nuovo c’e’ comunque da vedere !!
Cliccando sui link per ogni film troverete la nostra recensione o il trailer !!
E’ stato forse l’ultimo film che abbiamo visto in anteprima stampa prima della chiusura delle sale e doveva arrivare in sala lo scorso 19 novembre.
Invece “Lezioni di persiano” il film diretto da Vadim Perelman (“La casa di sabbia e nebbia”, “Davanti agli occhi”) sarà disponibile solo adesso in esclusiva su #iorestoinSALA dal 14 al 17 gennaio, introdotto da Giorgio Viaro (direttore di Best Movie) il 14 gennaio alle 20.30.
1942. Siamo nella Francia occupata.
Gilles viene arrestato da soldati delle SS insieme ad altri ebrei e trasportato in un campo di transito in Germania. Riesce a salvarsi, giurando alle guardie di non essere ebreo, ma persiano. Questa bugia lo salva temporaneamente, ma lo trascina in una missione che potrebbe costargli la vita: insegnare la lingua farsi a Koch, l’ufficiale responsabile delle cucine del campo, che sogna di aprire un ristorante in Iran appena la guerra sarà finita.
Gilles riesce a sopravvivere grazie ad un trucco ingegnoso: inventa ogni giorno parole immaginarie basandosi sui nomi degli altri prigionieri del campo.
Inizia così la storia di Gilles Cremieu e Klaus Koch – un ebreo e un tedesco, un prigioniero e un carceriere, uno studente e un insegnante.
Gli interpreti sono Nahuel Pérez Biscayart, Lars Eidinger e Jonas Nay.
Regina King e’ un’attrice che sta avendo grande successo anche grazie al premio Oscar 2019 come miglior attrice non protagonista per “Se la strada potesse parlare”.
Adesso arriva su Amazon Prime il suo debutto alla regia con questo “One night in Miami…“, presentato in anteprima fuori concorso alla 77ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia ed e’ l’adattamento cinematografico dell’omonima pièce teatrale del 2013 scritta da Kemp Powers.
25 febbraio 1964. Cassius Clay ha appena conquistato il titolo di campione dei pesi massimi al Miami Beach Convention Center, e per festeggiare raggiunge il suo “fratello” Malcolm X, che lo aspetta in un motel insieme ad altre due eccellenze della comunità afroamericana dell’epoca: il campione di football americano Jim Brown e il cantante Sam Cooke.
Malcolm X è in uscita dalla Nazione Musulmana e vuole chiamare a sé Cassius Clay per il nuovo movimento che si appresta a formare. Clay non è ancora diventato Mohammed Alì ma ha 22 anni e considera Malcolm il suo mentore spirituale, dunque è tentato di seguirlo. Jim Brown invece ha combattuto la sua battaglia contro il razzismo in autonomia, e Sam Cooke sta conquistando l’ammirazione del pubblico caucasico e le top 100 discografiche. L’incontro fra i quattro metterà a confronto i loro diversi modi di contribuire alla causa dell’emancipazione della comunità nera statunitense.
Su Netflix arriva un divertente film francese “Lo sbirro di Belleville” con Omar Sy e Luis Guzmán che e’ quasi la versione europea di “Beverly Hills Cop”.
Nato a Belleville, Baaba Keita è diventato un ispettore di polizia, determinato a rimanere nel suo quartiere, facendo così disperare la sua compagna.
Baaba, intanto, lotta per allontanarsi da sua madre che è troppo invadente… Una notte, il suo amico d’infanzia, Roland, viene ucciso davanti ai suoi occhi in un ristorante.
Roland era un ufficiale di collegamento presso il Consolato di Francia a Miami, in visita a Parigi per un’indagine sul traffico di droga.
Baaba Keita riesce a capire chi è l’assassino e parte per raggiungere la Florida dove dovrà lavorare a stretto contatto con Ricardo, un poliziotto locale stanco e irascibile.
Dirige Rachid Bouchareb (“London River”, “Two Men in Town”).
Richard Jenkins e’ un grande attore purtroppo troppo poco apprezzato.
E anche per questo vale la pena di vedere “L’ultimo turno” (“The last shift”) il nuovo film di Andrew Cohn (“Medora” nel 2013) che arriva in streaming dopo essere passato al Sundance lo scorso gennaio e poi anche all’ultima edizione digitale del Torino Film Festival (produce Alexander Payne !!)
L’ultimo turno di Stanley al fast food dove lavora prende una svolta inaspettata quando gli chiedono di insegnare il mestiere al giovane Jevon.
Nel cast anche Shane Paul McGhie (“After”), Ed O’Neill, Allison Tolman.
Se amate in regista svedese Mikael Hafström (“Escape Plan – Fuga dall’inferno”, “Il Rito”) allora “Outside the wire” il nuovo film di Netflix e’ quello che fa per voi.
Quando il tenente Harp, uno screditato pilota di droni, è inviato in una zona militarizzata estremamente pericolosa per aver disubbidito agli ordini, si trova a lavorare per il capitano Leo, un agente androide incaricato di recuperare un dispositivo apocalittico prima che lo trovino i ribelli.
Cast con Anthony Mackie, Emily Beecham, Michael Kelly e Damson Idris.
Il film debutta su Netflix il 15 gennaio.
Su Netflix esce “Azizler” il nuovo film dei fratelli Taylan, registi turchi abbastanza famosi in patria per pellicole come “Okul” e “Vavien”.
Azizler racconta la storia di Aziz, che si trova in piena crisi esistenziale e con tanti rimpianti per la gioventù perduta.
L’uomo non è contento del suo lavoro e della sua vita privata, rovinata dalla presenza della sorella e della sua famiglia che vivono con lui da tempo.
Come se non bastasse il rapporto con la ragazza con cui sta da 4 anni è in crisi e Aziz sente il desiderio di chiudere anche questo capitolo della sua vita.
Rivuole la libertà di un tempo e quando meno se l’aspetta arriva un’occasione per uscire dal buco nero in cui è intrappolato. Purtroppo però si rende conto che il desidero di fuga lo sta trasformando in un bugiardo patologico senza possibilità di tornare indietro.
Aziz è interpretato dalla celebrità Engin Gunaydin assieme a Haluk Bilginer, Binnur Kaya, Oner Erkan, Fatih Artman e Irem Sak.
Stanley Nelson è un regista premio Emmy, che indaga coi suoi film sulla storia americana non raccontata o spesso travisata, quella della comunità di colore e delle minoranze.
Autore di documentari sulle Pantere Nere e sul movimento per i diritti civili, affronta adesso un altro tema doloroso in “Crack: Cocaine, Corruption & Conspiracy“, che arriva in streaming su Netflix.
Il documentario racconta la diffusione nelle comunità di colore del crack, una droga potentissima e devastante a buon mercato (raccontata anche nei primi film di Spike Lee), che negli anni Ottanta fece strage nelle comunità più svantaggiate, accanto all’ipocrita condanna del governo americano, disposto a chiudere un occhio sul traffico di droga in cambio del via libera all’intervento armato contro i possibili regimi comunisti in America Latina.
“Rodari 2.0 – Spazio alla parola” (regia di Valeria Parisi) ripercorre la vita e l’eredità culturale di uno dei più grandi scrittori del nostro Paese, chiedendosi qual è oggi il potere della fantasia e dell’immaginazione nell’era delle nuove tecnologie e della crescita esponenziale della quantità di immagini cui sono sottoposti i bambini e tutta la società; in questo percorso tra parola immaginazione e utopia il documentario indaga anche quello che rimane della grande attenzione di Rodari per le fasce più deboli e per una società più sostenibile e giusta.
Accanto a “Frankie Hi Nrg”, pioniere del rap italiano e repertorio d’archivio, il documentario è arricchito da contributi come quello di Stefano Accorsi, nella lettura di Favole al telefono, e di scrittori, intellettuali, pedagogisti, esperti di letteratura per l’infanzia come Stefano Bartezzaghi, Marco Missiroli, Roberto Piumini, Pino Boero, Luciana Castellina, Maria Grazia Ferraris, Irina Konstantinova, Evgenij Solonovich, Aldo Tortorella, Luigi Zoja, Donatella Di Cesare, Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso.