Per non dimenticare il passato e il presente dello stato rumeno

Con il protrarsi della chiusura dei cinema molti film adesso arrivano solo in streaming e “Est – Dittatura last minute” (che doveva uscire ad inizio novembre) e’ uno di questi.

 

Diretto da Antonio Pisu (figlio di Raffaele e regista di “Nobili bugie“) e’ interpretato da Lodo Guenzi (il leader degli “Lo stato sociale”), Jacopo Costantini e Matteo Gatta.

 

Ottobre 1989. Pago, Bibi e Rice sono tre amici 24enni che da Cesena partono per una vacanza nell’Europa dell’Est.
Il muro di Berlino crollerà un mese dopo, a seguire ci sarà la dissoluzione dell’Unione Sovietica, già ampiamente nell’aria: “Sta finendo tutto e noi ce lo stiamo perdendo”, pensano, e vogliono essere testimoni del loro tempo.
A Budapest incontrano Emil, un uomo che è fuggito dalla Romania di Ceausescu e chiede lai ragazzi di consegnare una valigia alla sua famiglia a Bucarest.
Non se ne parla, afferma Rece, che con la sua cinepresa filma il viaggio e si è portato dietro un carico di biancheria intima femminile da vendere “ai mercatini”.
Sarà il mite Bibi ad infilare la valigia di Emil nel bagagliaio, dando il via ad un’avventura emozionante e pericolosa.

 

Sentiamo il commento del regista su questo suo secondo film:
 
“Nessuno di noi è giunto dov’è unicamente per essersi issato da solo. Siamo qui perché qualcuno si è chinato e ci ha aiutati” (T.Marshall)
Quando ho letto per la prima volta le vicende di Maurizio Paganelli, Andrea Riceputi ed Enrico Boschi, ho capito che quella era la storia giusta da raccontare oggi. In un momento in cui una società individualista sembra non avere il tempo per tendere una mano verso il prossimo, è arrivato il momento di fermarsi, fare un piccolo passo indietro e riflettere.
 
1989, pochi mesi prima della caduta del muro di Berlino. Nell’aria si respira la fine del regime sovietico. Tre ragazzi di una piccola provincia italiana decidono di fare un viaggio alla scoperta di quei luoghi che il mondo ignora. Casualmente si ritrovano nella Romania di Ceausescu, travolti da una missione per aiutare una famiglia in difficoltà.
L’Italia, come il resto del mondo, finge di non sapere quale sia il passato e il presente dello stato Rumeno. Con il mezzo cinematografico è possibile invece, attraverso gli occhi di tre giovani italiani, ripercorrere le strade della storia in una vicenda universale, una metafora su come basti poco affinché il punto di vista cambi.
 
Una visione di come ciò che diamo per scontato ogni giorno, per gran parte della popolazione mondiale, è solo un grande buffet da poter ammirare dall’ultima fila in punta di piedi.”

 

Finale con il trailer ufficiale !!

 


 

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