Vi riassumiamo tutti gli aggiornamenti che abbiamo messo giorno per giorno sul nostro sito facebook con tutti i film piu’ interessanti presentati in concorso (e non) all’ultimo festival di Venezia !!
Il film d’apertura della mostra come sapete e’ “Madres Paralelas” di Pedro Almodovar, un convincente melodramma con le sue solite grandi attrici.
Ottime recensioni anche per “Promises” il film d’apertura della sezione Orizzonti, un film “politico” con la brava Isabelle Huppert.
Paolo Sorrentino divide come sempre: commovente, freddo, bello, brutto.. la critica si divide piu’ che mai sul suo ultimo film “E’ stata la mano di Dio“.
Un ottimo Oscar Isaac e un film denso, filosofico, complesso e disturbante. Cosi’ e’ stato accolto “Il collezionista di carte” di Paul Schrader tra i candidati alla vittoria finale.
“Il potere del cane” di Jane Champion, un bel film, ma che non ha impressionato molto.
Pablo Larrain continua i suoi ritratti di grandi donne della storia recente e dopo “Jackie” ci regala un film dedicato a Diana.
“Spencer” pero’ non e’ stato molto apprezzato dalla critica e non ha convinto.
Una metafisica lotta tra luce e buio e’ il sottotesto dell’intenso “Il buco” di Michelangelo Frammartino che e’ piaciuto tantissimo a tutti critici e chissà se convincerà anche la giuria.
“Competencia Oficial” della coppia argentina Mariano Cohn e Gastón Duprat e’ piaciuto molto per la sua vena ironica e satirica.
Il francese “Illusions Perdues” adatta magistralmente un romanzo seriale di Balzac con un film davvero coinvolgente.
“La caja” e’ l’ultima fatica di Lorenzo Vigas, in passato vincitore del Leone d’Oro. Un film sempre ambientato a Città del Messico che la critica ha trovato troppo pieno di temi complessi senza la necessaria capacità di affrontarli.
Buone recensioni invece per “L’événement” diretto dalla regista francese Audrey Diwan che tratta un tema forte come quello dell’aborto.
Ultima segnalazione per “Ariaferma” il nuovo film di Leonardo Di Costanzo (ricordate il suo bel “L’intervallo”) che e’ piaciuto davvero a tutti con un’interpretazione magistrale di Silvio Orlando.
Mario Martone e’ tornato Mario Martone. Cosi’ molti critici hanno accolto con grande favore “Qui rido io” il suo nuovo film in concorso e che esce oggi al cinema con un grandissimo Toni Servillo.
Dopo il trionfo di Atlantis nel 2019, Valentyn Vasyanovych torna a soffermarsi sulla guerra ucraina da una prospettiva diversa con Vidblysk/Reflection e che potrebbe essere una possibile sorpresa per i premi finali.
Delude purtroppo invece l’atteso “Freaks Out” di Gabriele Mainetti troppo eccessivo e smisurato e con una sceneggiatura non all’altezza.
Anche “Il capitano Volkonogov è scappato“, non e’ all’altezza della bella prova fornita dai registi russi Natal’ja Merkulova e Aleksej Cupov a Orizzonti qualche anno fa.
Al loro terzo film i fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo puntano in alto con “America Latina“, ma il loro thriller psicologico e’ caotico e fragile allo stesso tempo.
Meglio invece “Leave No Traces” del polacco Jan P. Matuszynsky che confeziona un film teso e senza respiro e per nulla legato al passato del cinema polacco.