Presentato al Festival di Cannes con grande successo, ottenendo il riconoscimento dell’Europa Cinema Label nella sezione la Quinzaine des Réalisateurs, esce adesso in sala “A Chiara” il nuovo film del bravo Jonas Carpignano (ricordate il suo ottimo “A Ciambra” ?) che sarà protagonista dell’uscita di Amicinema di mercoledi’ 13 ottobre.
La famiglia Guerrasio si riunisce per celebrare i 18 anni della figlia maggiore di Claudio e Carmela.
È un’occasione felice e la famiglia è molto unita, nonostante una sana rivalità tra la festeggiata e sua sorella Chiara di 15 anni sulla pista da ballo.
Il giorno seguente, quando il padre parte improvvisamente, Chiara inizia a indagare sui motivi che hanno spinto Claudio a lasciare Gioia Tauro. Più si avvicinerà alla verità, più sarà costretta a riflettere su che tipo di futuro vuole per se stessa.
Tra gli interpreti troviamo Swamy Rotolo, Claudio Rotolo, Grecia Rotolo, Giuseppina Palumbo e Giorgia Rotolo.
A vedere questo film in anteprima per Amicinema c’era Bianca Maria Sezzatini e lasciamo subito la parola alla sua bella recensione:
“Una torta di compleanno, Gioia Tauro, città bella, ricca e scura, una famiglia fortemente unita, la ricerca della verità a 15 anni che fa cambiare la prospettiva della propria vita che verrà, mafia e guerre metropolitane.
Al netto dei “Nonostante ciò”, la tematica del film è così coinvolgente e vera che vorresti andare a salutare la famiglia Guerrasio.
Jonas Carpignano superlativo!
Il diciottesimo compleanno è una delle splendide occasioni per condividere la gioia di una figlia che diventa “maggiorenne” e che ha tutto l’entusiasmo della vita davanti a sé piena di sogni, di forza, di amore e di dolcezza… “come la fetta di torta” che si mangia in queste occasioni e che per la sorella Chiara assume il sapore amaro di una verità che non avrebbe mai voluto scoprire e che la porterà inevitabilmente a decidere sul futuro che vorrà scegliersi.
È un film sulle verità scomode, talvolta sconsigliate, e che, se trattate con linearità e pulizia di racconto, non lasciano spazio a dubbi e catturano con particolare attenzione e tensione lo spettatore.
Attraverso gli occhi di Jonas Carpignano entriamo nel quotidiano di una comune famiglia di Gioia Tauro, città della attuale “globalizzazione”, che accoglie e trasforma, e dove alcune persone sono coinvolte nell’economia sotterranea creata dalla mafia.
“A Chiara” è un sequel, o più precisamente l’ultimo del trittico che inizia con “MEDITERRANEA”, del 2015 e prosegue con “A CIAMBRA” del 2017.
Jonas Carpignano, regista di eccezionale talento di osservazione territoriale, introspettiva ed interpretativa, che ha iniziato a “vedere” Gioia Tauro nel suo cuore metropolitano seguendone i contorni e i percorsi più nascosti per cercare di comprendere quella realtà così sommersa…”La chiamano mafia, noi la chiamiamo sopravvivenza”.
Sono alcuni che vivono laggiù che lo dicono, come anche: “È protezione e libertà”.
Nel film si estrapola bene il concetto di “libero arbitrio” della possibilità di scelta di vita. Una persona può essere inserita nella mafia ma anche essere un buon padre. Così come lo è il padre di Chiara, Claudio, con lei e la sua famiglia che vive senza influssi mafiosi.
E la visione, basata più sul “modus vivendi” tipico di una famiglia normale, ne è la prova.
Il film funziona bene perché il regista ha scelto le persone giuste per interpretarlo, splendide attrici e attori: Swamy Rotolo che è “Chiara”; Grecia Rotolo, “Giulia”; “Claudio” che è proprio Claudio Rotolo; “Carmela”, Carmela Fumo che sono proprio alcuni componenti della famiglia vera.
Non ci si sforza di immaginare la storia ma la si vive così come è raccontata ed in maniera così forte che si percepisce anche un sottile senso di claustrofobia di alcune scene ma si superano bene così come fa Chiara quando scopre il bunker sotto la villa dove si nasconde suo padre e da quel momento per lei tutto cambia.
Si parte dal realismo e si arriva a fotografare una storia con poesia, affetto, tolleranza, ricerca dei propri percorsi interiori e senza mai percepire alcuna forma di violenza che gli stereotipi popolari e superficiali, da sempre, vogliono dare ai noti territori e vite di mafia: “La luce dell’anima e della realtà superano il buio populista”.
Jonas Carpignano si è superato anche nelle riprese particolarmente intense dovute all’osservazione delle norme anti-covid, che lo hanno costretto a lavorare con una troupe tecnica super ridotta: dalle previste 30 a soltanto 9 persone.
Un film assolutamente da non perdere!
Dal 7 ottobre 2021 al cinema.”
Che ne dite di guardarci assieme il trailer ufficiale di questo bel film ?