L’empatia e la tolleranza costruiscono ponti

A quasi cinquant’anni di distanza dal primo adattamento per il cinema, Steven Spielberg ha voluto assumersi oneri e onori della regia del remake del grande classico “West Side Story“.
 
Una versione moderna e newyorkese di Romeo e Giulietta che vedremo in una versione piu’ vicina all’originale, ma reinterpretata con la sensibilità di uno dei piu’ grandi registi degli ultimi 50 anni.

 

New York, 1961, due bande sono in guerra per il controllo del West Side. Da una parte i Jets, i ‘veri’ americani, figli di immigrati italiani o polacchi, dall’altra gli Sharks, portoricani, sbarcati di recente. In mezzo Tony e Maria. Lui è il fondatore pentito dei Jets, da cui ha preso le distanze dopo la prigione, lei è la sorella romantica di Bernardo, leader impetuoso degli Sharks. Tony e Maria si amano perdutamente e a dispetto dell’ostilità tra le gang, che provano a correggere con le canzoni. Ma chiedete a Romeo e Giulietta, l’amore non vince sull’odio, nemmeno in musica.

 

Nel cast Ansel Elgort, Rita Moreno, Ariana DeBose, David Alvarez e Josh Andrés Rivera.


 

Ecco cosa ha detto il grande regista americano su questo suo remake:
 
“La prima volta che ho sentito West Side Story avevo dieci anni e la mia famiglia si era appena trasferita dal New Jersey in Arizona. Mia mamma e mio papà avevano comprato l’album con la produzione originale di Broadway, e lo avevano aggiunto alla nostra collezione di dischi, che allora era solo di musica classica. Brahms, Chopin, Schubert: mia mamma era una pianista classica. West Side Story è stato il primo album di musica popolare entrato in casa. Non riuscivo a smettere di ascoltarlo.
Con Tony Kushner (che ha scritto anche Lincoln e Munich) abbiamo tolto la polvere ai dialoghi, situazioni e personaggi, ma lasciando che il periodo storico fosse lo stesso perché l’effetto è straordinariamente contemporaneo.
 
West Side Story potrebbe essere stato scritto oggi e il suo messaggio di tolleranza essere più che attuale. Nuotiamo in mezzo a Sharks e Jets in un clima di odio sociale forse anche più feroce, almeno l’America degli anni 50 aveva l’alibi di essere appunto negli anni 50″.
Questa è una storia senza tempo. È Romeo e Giulietta, sarà rilevante in ogni epoca. Sapete che inizialmente era stata ambientata tra ebrei e cattolici?
Ho capito cosa significa essere ebrei grazie alla mia famiglia, che ne parlava spesso. Ma ho scoperto l’antisemitismo quand’ero anch’io un adolescente e al liceo mi insultavano.
 
Credo che quello che ci definisce come esseri umani sia l’abilità di vedere negli altri ciò che riconosciamo come vero in noi stessi. Questa capacità si chiama empatia.Il potere dell’empatia è questo. Le tragedie, come per Tony e Maria, accadono quando decidiamo di chiudere tutte le comunicazioni. L’empatia invece costruisce ponti, per questo la considero essenziale”.

 

Spazio finale al trailer ufficiale di questo film che concluderà il mese di dicembre delle uscite infrasettimanali di Amicinema !!

 


 

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