Vi riassumiamo tutti gli aggiornamenti che abbiamo messo giorno per giorno sul nostro sito facebook con tutti i film piu’ interessanti presentati in concorso (e non) all’ultimo festival di Venezia !!
Ovviamente non possiamo che partire dal film di apertura del concorso, “Comandante” di Edoardo De Angelis.
Un bel film con il bravo Pierfrancesco Favino che si prende il suo tempo per farci apprezzare in profondità i personaggi e il loro mondo cosi’ separato (anche fisicamente) dal mondo, raccontando senza troppe banalità anche se con un pizzico di retorica uno dei modi in cui si puo’ essere italiani.
Da considerare assolutamente invece e’ “The sun will rise (Aftab mishavad)” il film di apertura delle Giornate degli Autori diretto da Ayat Najafi.
Il film che accende un faro sulla Teheran moderna raccontata attraverso una storia che parte dalla condizione delle donne (abusi inclusi) con una scelta di ripresa molto particolare e molto politica.
Da non perdere se, come speriamo, uscirà in sala.
Travolgente e bellissimo cosi’ si parla di “Ferrari“, il film del grande Michael Mann sull’epopea e sulle vittorie di Enzo Ferrari, ma soprattutto sulle sue sconfitte e della sua umanità tormentata. Adam Driver si candida alla Coppa Volpi, ma notevole anche Shailene Woodley.
Anche “Dogman” segna la rinascita di Luc Besson dopo anni di buio e di guai giudiziari: il regista francese ci regala un opera toccante con toni anche dark che esalta il talento di uno strepitoso Caleb Landry Jones.
“Povere creature!” e’ l’avventura picaresca che è la prima autentica commedia del regista greco Yorgos Lanthimos, un film molto divertente, ma con un sottofondo di perfidia e malizia con l’ottima Emma Stone e Mark Ruffalo.
Nella sezione Orizzonti segnaliamo “Explanation for Everything” di Gábor Reisz, film che nasce da una riflessione sullo stato dell’Ungheria e sulle sue divisioni politiche sempre più laceranti. Reisz parla del generale attraverso una piccola storia personale ed e’ bravo ad evitare banalità del quotidiano. Lo vedremo di sicuro in Italia.
Reduce dal recente successo in Italia dell’ottimo “Coma” Bertrand Bonello per la prima volta in concorso con “La bête“, ha fatto centro con un melodramma dal sapore fantascientifico che e’ piaciuto a tutta la critica. Con un’ennesima prova attoriale da premio in questo caso di Léa Seydoux, interprete di formidabile magnetismo.
All’interno delle Giornate degli Autori era presente “Sidonie au Japon“, una delicata e ispirata meditazione sul lutto e la riscoperta di sé diretto dalla brava Élise Girard (nota al pubblico e alla critica soprattutto per il suo film d’esordio “Belleville Tokyo”). Protagonista principale la bravissima Isabelle Huppert.
Lo vedremo in autunno grazie a Academy Two.
Fuori Concorso, ma come sempre godibilissimo e imperdibile. Parliamo di “Coup de chance” il nuovo film di Woody Allen in trasferta francese nel quale si pone la domanda sul ruolo del caso nelle nostre vite e quanto gioca la fortuna nel determinare le nostre esistenze.
Leggero, ma intelligente.
Ryusuke Hamaguchi era uno dei favoriti e il suo “Evil Does Not Exist” (titolo internazionale) non tradisce le attesa.
Un film che parla del conflitto tra uomo e natura in un dramma ecologista di grandissimo impatto, che ci porta tra gli opposti, la parola e il silenzio, la creazione umana e quella naturale, la vita e la morte.
Da non perdere !!
“Shadow of fire” e’ diretto dal grande Shinya Tsukamoto, un film bellissimo e umanista sul trauma della guerra nel Giappone del 1945.
Riportanto una parte della recensione “un incubo a occhi aperti che sconvolge lo sguardo, provocando un dolore profondo, intimo, come se ogni spettatore possedesse nel profondo del proprio animo la memoria ancestrale della guerra”.
Che, misteriosamente, non è stato ritenuto degno del Concorso principale e relegato alla comunque pur importante sezione Orizzonti.
Chi dice che vengono proiettati solo film drammatici o tristi ? Al Festival “Hit Man” ha conquistato tutti ed e’ una scatenata commedia diretta dal grande Richard Linklater con la complicità di Glen Powell. Con una sceneggiatura che non perde un colpo per tutta la durata della pellicola. Non perdetelo quando uscirà.
Ci piace segnalarvi anche il ritorno alla regia della brava Alix Delaporte (della quale nel 2014 avevamo amato qui a Venezia “Le dernier coup de marteau”) con il film “Vivants“. La brava Alice Isaaz entra a far parte di un prestigioso network di informazione e deve dimostrare di essere all’altezza e trovare il proprio posto all’interno di un gruppo di inviati speciali di grande esperienza.
Terminiamo tutte le segnalazioni con uno dei favoriti alla vittoria finale, “The Green Border” della grande regista polacca Agnieszka Holland.
Il film racconta la terra di nessuno fra Bielorussia e Polonia dove migliaia di rifugiati sono stati e sono tuttora trattati senza dignità o peggio sono morti. Un grido d’allarme contro la deriva populista del suo paese.